La nave “Dattilo” è approdata al porto di Reggio Calabria. Tra i 50 migranti salvati in mare delle ultime ore, c’è anche il corpo esanime di un bambino di 4 anni. Stando a quanto riferito, il piccolo era di origine subsahariana e probabilmente di nazionalità nigeriana.
Il suo corpo era stato recuperato al largo di Lampedusa dove si è verificato il naufragio dell’imbarcazione sulla quale il bambino viaggiava con la madre e altri migranti, che facevano parte del gruppo non provenienti da Lampedusa ma soccorsi in mare. Al momento, non si sanno i dettagli sulle cause del decesso del bimbo. In corso ulteriori accertamenti da parte delle forze dell’ordine e della magistratura.
Per la la madre del bambino è stata disposta l’assistenza psicologica.
Sulla nave “Dattilo” della guardia costiera c’erano complessivamente 800 migranti. Tra di loro ce ne sono anche 50 soccorsi in mare nelle ultime ore, mentre tutti gli altri provengono dall’hotspot di Lampedusa. Al termine delle operazioni di sbarco, coordinate dalla prefettura di Reggio Calabria, i 550 migranti destinati a Reggio Calabria saranno accompagnati al centro di prima accoglienza allestito nella scuola «Boccioni» di Gallico in attesa di essere trasferiti in altre regioni in base al riparto stabilito dal ministero dell’Interno.
Sulla “Dattilo” ci sono altri 250 migranti. Quando saranno completate le operazioni sul molo di ponente, verranno accompagnati al porto di Messina.