L’8 novembre, alle ore 17, al Museo statale di Mileto, nel vibonese, sarà esposta al pubblico la tavola de “La Madonna delle Pere” di Paolo di Ciacio, una delle più importanti e rare testimonianze della pittura calabrese del Quattrocento. Si tratta di un prezioso esempio della cultura artistica della regione aggiornata alla pittura fiamminga e alle innovazioni pittoriche nord italiane, approdate al Sud attraverso l’opera di Antonello da Messina. L’iniziativa rientra all’interno del progetto culturale condiviso dalla Direzione Regionale dei Musei della Calabria del Ministero della Cultura – guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano – con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria e con il Comune di Altomonte, coordinato dal direttore del sito Maurizio Cannatà, che ha visto la partecipazione del Museo Statale di Mileto alla mostra Calabria Angioina, inaugurata lunedì al Museo Civico di Altomonte, attraverso l’esposizione dei pregiati marmi di età angioina provenienti dai monumenti Sanseverino e Fazzari dell’antica cattedrale di Mileto.
“La tavola, destinata a decorare l’altare principale della chiesa di Santa Maria della Consolazione di Altomonte, fu dipinta su legno di pino rosso della Sila da Paolo di Ciacio, pittore originario proprio dell’antica Mileto e allievo, come riportano i documenti del tempo, dell’illustre maestro siciliano Antonello da Messina. Il dipinto raffigura la Vergine intenta a nutrire il Figlio con una pera, accuratamente selezionata da quelle tenute nella mano destra (da cui il titolo di Madonna delle Pere), simbolo della dolcezza dell’amore da Lei nutrito nei suoi confronti e allusione al sacrificio eucaristico”, è riportato in una nota. L’esposizione della tavola, curata dal direttore del Museo di Mileto, Maurizio Cannatà, e dagli storici dell’arte Antonio Geremicca e Stefania Paone dell’Università della Calabria, è stata realizzata grazie al contributo del Comune di Mileto e del sindaco Salvatore Fortunato Giordano.
“Abbiamo sostenuto l’iniziativa – ha dichiarato il responsabile ad interim della Direzione Regionale dei Musei della Calabria Filippo Demma – perché siamo convinti della sua riuscita e, soprattutto, di questo progetto di scambio. Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile con il loro contributo fattivo questa significativa esposizione. Si è parlato più volte di collaborazioni e sinergia. Noi, come Direzione regionale dei musei, ci siamo per continuare a lavorare a tutta una serie di accordi di valorizzazione integrata che ci consenta di collaborare con Comuni, Diocesi, associazioni e aziende coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato in questa grande impresa di creare sistemi di sviluppo locale a base culturale che diventino attrattori turistici e di investimenti”.