Mancate ordinanze quarantena, assolto sindaco Tropea

Anna Franchino

Il sindaco di Tropea Giovanni Macrì è stato assolto dal Tribunale di Vibo Valentia, “per non avere commesso il fatto”, dall’accusa di omissione di atti d’ufficio in relazione alla mancata emissione di ordinanze contingibili ed urgenti di quarantena per Covid nel periodo marzo-aprile 2020. Secondo l’accusa, per ogni segnalazione dell’Asp che prescriveva al soggetto positivo al Covid o a quello che aveva avuto contatti diretti con il positivo di rimanere in quarantena nel proprio domicilio, il sindaco avrebbe dovuto emanare tante ordinanze. Macrì, tramite il proprio difensore, l’avvocato Guido Siciliano, ha depositato una memoria difensiva nella quale, è scritto in una nota, “si evidenziava che le Ordinanze contingibili ed urgenti in materia di sanità e limitative della libertà, potevano essere legittimamente emanate quando vi erano problematiche sanitarie a ‘carattere esclusivamente locale’, e certamente la pandemia da Covid non rientrava in questa categoria”. Inoltre sosteneva che, “essendo il potere di ordinanza extra ordinem non poteva intervenire nel momento in cui lo Stato aveva emanato tutta una serie di Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che, tra l’altro, vietavano ai sindaci, per l’appunto, di far ricorso a questo strumento. In ultimo, la Ordinanza in parola sarebbe stata una inutile duplicazione delle direttive già impartite al cittadino direttamente dall’Asp che procedeva al relativo controllo ed al sostegno medico. Controllo effettuato dal Comune di Tropea attraverso i propri vigili urbani, che venivano immediatamente notiziati dei provvedimenti di quarantena notificati dall’Asp di Vibo Valentia”. Dopo il rinvio a giudizio, nel corso della prima udienza davanti ai giudici del Tribunale di Vibo, il pubblico ministero ha chiesto il proscioglimento del sindaco non aver commesso il fatto ed il Tribunale ha assolto. “Viene ancora una volta certificato dalla magistratura – è stato il commento di Macrì – la bontà del nostro operato, improntato a legalità e trasparenza e teso esclusivamente al bene dell’Ente. Tra l’altro, nel periodo Covid, ma in tutta la mia consiliatura in verità, vi è sempre stato un coordinamento continuo con gli organi sovracomunali (prefetto, Asp, presidente della Regione) nella gestione dell’attività amministrativa del Comune di Tropea”.

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