Presunti falsi bilanci dell’Asl della Regione Lazio: tra gli indagati, figurerebbe anche il nome di Vitaliano De Salazar, che è stato alla guida della Asl Roma 3 e attualmente commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza.
Tra gli indagati, oltre a De Salazar, ci sarebbero Angelo Tanese; Giorgio Giulio Santonocito; Giuseppe Quintavalle; Vincenzo Panella; Narciso Mostarda; Flori Degrassi; Giorgio Casati. I super manager della sanità pubblica, accusati di falso nell’inchiesta della Regione Lazio, respingono ogni accusa, sostenendo di aver rispettato le regole.
Stando a quanto riportano “La Repubblica” e il “Corriere della Sera”, l’indagine della Guardia di Finanza di Roma – coordinata dai pm Carlo Villani e dall’aggiunto Paolo Ielo – si riferirebbe all’epoca in cui ai vertici della Regione Lazio c’era Nicola Zingaretti, con “bilancio regionali che venivano confezionati secondo una direttiva precisa“. Avrebbero “sottoscritto i prospetti riepilogativi dei bilanci fra 2017 e 2020, anni cruciali per la sanità regionale costretta a fare i conti con un commissariamento dal quale uscì proprio in virtù di quei bilanci”.
L’inchiesta è stata avviata dopo un esposto della Corte dei Conti, la quale, nei mesi scorsi, aveva manifestato perplessità su come era gestita la spesa sanitaria. “Molta confusione e poche certezze”. In particolare gli esperti della Corte dei Conti “contestavano il metodo utilizzato dalla Regione riguardo alla gestione della spesa accentrata, la cui contabilità era di difficile interpretazione.
Aspetta un “quadro della situazione più chiaro” l’avvocato, che difende De Salazar, Gaetano Scalise e dichiara: “Da almeno tre anni De Salazar ha lasciato l’incarico regionale ma è certo di aver operato secondo le indicazioni degli uffici tecnici”.