Commissione antindrangheta in visita a Cetraro

Redazione

“Una comunità forte, ricca di valori, che ha reagito con le istituzioni e le forze migliori attivamente coinvolta, che raf­for­za­ndo, il tes­su­to di le­ga­li­tà, sen­za il qua­le non vi può es­se­re al­cu­no svi­lup­po au­ten­ti­co e so­li­da­le, vuole liberarsi da quelle catene che non gli permettono di sprigionare le proprie energie”. Questo quanto dichiara il presidente Molinaro della Commissione Consiliare antindrangheta che si è recata nel comune di Cetraro (CS) e ha incontrato il sindaco Ermanno Cennamo, la Giunta Comunale, i capigruppo consiliari, presenti rappresentanti delle forze dell’ordine, della Chiesa e dell’associazionismo

“Siamo qui – ha affermato Molinaro – per testimoniare anche fisicamente la vicinanza alle istituzioni del territorio. Ma lo siamo ancora di più nell’esercizio delle nostre funzioni di commissione del consiglio regionale. L’agire solitario stanca – ha proseguito – e per questo è necessario creare a rafforzare strumenti associativi, organizzazioni realmente attive sui territori in grado di dare sostegno all’azione individuale, e capaci di mettere in atto azioni comuni forti. C’è bisogno che le persone non rimangano sole dinanzi alla criminalità che colpisce al cuore la civiltà”.

“La criminalità – sostiene Molinaro – è un potere abusivo che, attentando al bene comune, vuole ipotecare la vita di intere comunità, ricattare le coscienze di tanti e inquinare la politica e la pubblica amministrazione che deve sempre di più caratterizzarsi nell’assicurare efficacia, efficienza e trasparenza dei procedimenti. Da questo tipo di violenza insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti”.

“La criminalità non può e non deve dettare i tempi e i ritmi dell’economia e della politica, diventando il luogo privilegiato di ogni tipo di intermediazione e mettendo in crisi il sistema democratico. Una vicinanza, quella espressa dalla Commissione antindrangheta alle Istituzioni impegnate in prima linea e ad una comunità, come è stato detto negli interventi, dalla forte identità, ricca di valori morali e di cui bisogna sentirsi orgogliosi. Nel corso dell’incontro, è stato rimarcato il ruolo che deve svolgere la cultura in tutte le articolazioni a partire dalla scuola e dalle realtà associative”.

“Ampio riferimento è stato fatto alla vicenda di una caserma, un presidio significativo per le forze dell’ordine non ancora consegnata; su questo, per quanto di competenza, la Commissione solleciterà il Ministero dell’Interno affinché sia resa nel più breve tempo fruibile anche a beneficio di una larga parte del tirreno cosentino. Nell’ambito dei compiti e funzioni assegnati dalla Legge Regionale alla Commissione e comunque nell’ottica di creare opportune e necessarie sinergie con le Istituzioni locali, sono stati analizzati adeguati percorsi di legalità che già la Commissione con il Piano 2023 garantisce”.

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