Notte di San Silvestro tragica per un senzatetto nordafricano, di nome Cristian, che si era rifugiato su una panchina vicino la stazione di Bovalino. L’uomo è stato preso di mira da un gruppo di giovani: prima gli si sono avvicinati poi lo hanno insultato e gli hanno buttato addosso una bottiglia di acqua mentre lui riposava all’agghiaccio. A soccorrerlo un passante che ha lanciato l’allarme. L’extracomunitario è stato rifocillato e assistito dai volontari dell’Auser e dal Comune del centro ionico. Le immagini hanno scatenato indignazione, per il gesto inqualificabile. Intanto, le forze dell’ordine hanno identificato e denunciato tre giovani: sarebbero i presunti autori dell’aggressione.
“Ho appreso delle molestie subite da un clochard a Bovalino nella notte di Capodanno. Rimane il dolore per la gratuità di un gesto vigliacco contro un uomo inerme, provato dalla vita, a conferma di una disumanità galoppante su scala planetaria”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria. “Certamente gli autori dell’insano gesto sono privi di valore e la loro individuazione è necessaria non soltanto ai fini eventualmente legali, ma soprattutto perché la società ha il diritto di conoscere che sorta di soggetti tiene in grembo. Divertirsi gettando acqua su un povero adagiato al freddo su una panchina – evidenzia il sociologo – è certamente bullismo, ma soprattutto stupidità sconfinata”. Per Marziale: “Ciò che lascia molto a pensare è l’incapacità di questi soggetti a compenetrare il disagio altrui e la totale mancanza di rispetto verso la dignità di un uomo ai margini. Sarebbe per loro un bel riscatto se provvedessero a risarcire la malcapitata vittima offrendogli le loro scuse e magari regalandogli qualcosa che gli possa servire, benché sia assistito meritoriamente dai volontari Auser cui va il mio più sincero apprezzamento”.