Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari di un 45enne, imprenditore nel settore della vigilanza privata. L’uomo è accusato dalla Procura di Catanzaro di bancarotta fraudolenta, reati fiscali e autoriciclaggio. Al centro degli approfondimenti investigativi della Guardia di finanza di Catanzaro il fallimento della società che avrebbe accumulato un passivo monstre da 47 milioni e oltre 3,5 milioni. Somme che, secondo l’accusa, sarebbero stati distratti e dissipati. Nei confronti dell’indagato, lo scorso 19 dicembre, è scattato anche il divieto di esercitare attività di impresa e di ricoprire cariche sociale in imprese e persone giuridiche per la durata di un anno. La difesa nel corso del Riesame aveva chiesto l’annullamento della misura cautelare. Una richiesta respinta e per la quale i legali del 45enne si preparano a fare ricorso in Cassazione.
Bancarotta, confermati domiciliari per imprenditore di Catanzaro
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