Un fratello e una sorella, rispettivamente di 46 e 40 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Fiumara (Reggio Calabria) per reati di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Le indagini, coordinate dalla Procura di Reggio, hanno portato all’arresto dei due (sono ora ai domiciliari), per i fatti avvenuti lo scorso 19 gennaio, quando l’uomo, un operatore socio sanitario con l’aiuto della sorella ha bloccato per strada l’auto sulla quale viaggiava da sola la compagna del 46enne, che era andata a trovare un’amica. Dopo averla fatta scendere, cominciavano a malmenarla. L’avrebbero aggredita così forte con calci e pugni da rompere un dente alla vittima e provocarle lividi ed ecchimosi su tutto il corpo. Poi, dopo averle sottratto il telefono cellulare, contro la sua volontà,l’avrebbero fatta salire sulla loro auto costringendola a tornare a casa insieme. Una volta arrivata nell’appartamento, la donna sarebbe riuscita a liberarsi dal giogo dei due grazie all’intervento della figlia che era lì presente: ha chiamato il 112 e chiesto aiuto ai Carabinieri di Villa San Giovanni. Stando a quanto ricostruito, la gelosia e la possessione del marito erano diventati l’incubo peggiore della donna: avrebbe subito aggressioni fisiche e verbali, tanto da indurre la donna a separarsi dal 46enne. I militari della Stazione di Fiumara, in stretto coordinamento con la Procura di Reggio Calabria, hanno tempestivamente avviato un’intensa attività d’indagine che ha portato gli investigatori ad acquisire gli elementi con i quali la Procura ha chiesto e ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, l’emissione di 2 misure cautelari.
Il procedimento è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, attesa la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, sarà vagliata nel corso del successivo processo.