Dal Cosenza di Alvini ci si può aspettare di tutto, l’identità della squadra rossoblù in questa stagione è sempre la stessa, che giochi con una neopromossa o con una formazione proveniente dalla serie A come il Sassuolo. Anche quella con i neroverdi è stata una gara a viso aperto, con occasioni da una parte e dall’altra ma ancora una volta con un Cosenza capace a tratti di mettere alle corde l’avversario seppur di alto livello. Stavolta è mancato il gol, nonostante alcune buone occasioni e altre situazioni nelle quali è venuta meno la precisione o la fortuna, ma di certo i Lupi non hanno sfigurato, anzi.
Nella ripresa il contropiede di Laurientè in collaborazione con Pierini. L’episodio che ha cambiato il volto della gara costringendo il Cosenza ad inseguire. Poi il palo colpito da Simone Mazzocchi imbeccato a Kourfalidis e due infiniti check var per un presunto fallo di mano di Paz in uscita dall’area e un fallo su Caporale, tempo prezioso perso e non recuperato nell’extra time di soli sei minuti e che i rossoblù hanno impiegato per tentare di agguantare un pareggio del tutto meritato e sfiorato da Rizzo Pinna con l’ultima conclusione annullata da Moldovan… C’è rammarico ma anche la consapevolezza che il Cosenza è una squadra tosta tanto da piacere a tutti, a cominciare dal proprio mister.