Scoperti nel cosentino 16 lavoratori impiegati ‘in nero’

Anna Franchino

Sedici lavoratori impiegati ‘in nero’ sono stati scoperti dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza in due strutture turistiche del Alto Tirreno. I finanzieri della Tenenza di Scalea, nell’ambito di una serie di interventi mirati al contrasto del lavoro somerso nel settore turistico-ricettivo e della somministrazione di alimenti e bevande, hanno effettuato dei controlli in un albergo di prima categoria superior e in un’attività commerciale ubicate rispettivamente a Diamante e Scalea. Le ispezioni hanno consentito di riscontrare la presenza di 16 persone, delle quali una priva di permesso di soggiorno, intente a prestare la propria mansione lavorativa in assenza di un regolare contratto e in totale violazione dei previsti obblighi fiscali. Alle imprese controllate sono state comminate sanzioni amministrative che oscillano complessivamente dagli oltre 31 mila ai circa 189 mila euro oltre alle diffide volte alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro. In un caso le violazioni accertate sono state segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza che ha immediatamente disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale. Ulteriori violazioni sono state riscontrate in materia di tracciabilità dei pagamenti di retribuzioni con sanzioni amministrative che vanno da un minimo di duemila euro ad un massimo di 10 mila. Inoltre, il rappresentante di una delle attività controllate è stato denunciato per l’impiego di un lavoratore ‘in nero’ e privo di permesso di soggiorno.

  

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