Mendicino, oltre alla seta c’è di più: Sindaco rilancia tradizione del pane e riapre i Forni Storici

Anna Franchino

Grazie alle iniziative del Sindaco Irma Bucarelli, Mendicino – nota per la sua pregiata tradizione della seta e la sua Filanda – in occasione delle festività natalizie svela un’altra sua gemma culturale: la tradizione del pane.  Con una storia che affonda le radici nel passato, i forni storici di Mendicino raccontano di un’arte antica e di una comunità che ha saputo a lungo preservare le proprie tradizioni gastronomiche e che, nel corso di un recente evento in cui Irma Bucarelli ne ha fortemente voluto la riapertura, sono tornati ad essere il cuore pulsante di un Centro Storico quanto mai vivo e festoso «Non solo seta a Mendicino – ha affermato il Sindaco – ma anche pane, il cui profumo ha accompagnato generazioni di mendicinesi. Era tempo di riaprire i forni storici e riportare alla luce l’antica arte della panificazione, un elemento centrale della nostra identità culturale, per restituirla alla Città e soprattutto alle giovani generazioni». Nel cuore del paese i forni a legna hanno sfornato pane fresco, simbolo di convivialità e condivisione. È stata un’occasione importante, che ha inteso celebrare una ricchezza culturale preziosa ma anche la storia e l’identità di Mendicino: «un’opportunità imperdibile per riscoprire i sapori autentici e la cultura di un luogo che, oltre alla seta, ha molto da offrire», ha aggiunto il Sindaco dicendosi convinta che «riscoprire e valorizzare le tradizioni di una comunità ha un effetto importante anche sulla crescita dell’economia e di quel turismo delle radici oggi molto ricercato». È in questo contesto di festa e memoria che il 6 dicembre appena trascorso, festa del Patrono di Mendicino San Nicola di Bari, il Sindaco Irma Bucarelli ha per la prima volta simbolicamente consegnato al Santo le Chiavi della Città: «questa cerimonia ha avuto per me un significato profondo, perché la consegna delle chiavi simboleggia l’affidamento della comunità e delle sue sorti al santo. È un momento di preghiera e di riflessione, in cui la Città chiede la protezione e la guida di San Nicola per l’anno a venire; ma è anche una riaffermazione della simbologia del pane e della vita, celebrati con la distribuzione dei “Panettrieddi” che rappresentano un rito collettivo che affonda le sue radici nella società rurale e contadina di un tempo» – il commento di Irma Bucarelli. I panettieddri di San Nicola, specialità locale, sono un vero e proprio tesoro culinario apprezzato per la fragranza e il sapore unico. Un plastico esempio di come le tradizioni possano diventare il motore di sviluppo e di rivitalizzazione di un centro storico.

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