Depurazione, Ferrara (M5S): in Calabria manca banca dati

Anna Franchino


«Come previsto la Commissione conferma l’inesistenza della banca dati sulla programmazione ed attuazione degli interventi ai sistemi di depurazione che la Regione Calabria avrebbe dovuto predisporre e aggiornare semestralmente». L’eurodeputata Laura Ferrara rende noto quanto le comunica la Commissione europea in merito alla sua ultima interrogazione in materia di depurazione in Calabria. «Annunci e proclami da parte di Oliverio e poi scopriamo, dalla risposta che la Commissione europea ha fornito alla mia interrogazione che, il programma generale di interventi al fine di risolvere le problematiche depurative e finanziato con fondi Por, è ancora in una fase embrionale. Secondo le ultime informazioni fornite dall’autorità di gestione alla Commissione, entro la fine del 2019 dovrebbero essere aggiudicati gli appalti di lavori per 15 progetti e nel corso del 2020 quelli per i restanti 4 dei primi 19 finora selezionati, mentre il completamento dei lavori e la piena operatività dei progetti – un centinaio circa – è prevista al più tardi entro il 2022». «Eclatante poi il dato emerso da questa risposta, ennesima notizia che i cittadini apprendono per vie traverse – il costante monitoraggio che sto portando avanti da Bruxelles – anziché dalla Regione Calabria. La Commissione mi scrive “La banca dati cui fa riferimento l’onorevole deputata non è stata realizzata dalle autorità responsabili del programma. Il suo funzionamento, che dovrebbe interessare anche altri lavori infrastrutturali e pubblici oltre ai progetti di trattamento delle acque reflue, è stato oggetto di indagine anche da parte della Commissione a seguito dell’inchiesta “Lande desolate”, che ha portato all’interruzione dei pagamenti”. Emerge quindi – continua la Ferrara – da parte della Regione Calabria un totale immobilismo e una cattiva gestione su tutti i fronti emergenziali della nostra regione: progetti del Por 2007-2013 non funzionanti e pagamenti sospesi da tempo e a rischio revoca; non fa eccezione il Por 14-20 sul quale sono 130 i milioni attualmente bloccati e stiamo ancora aspettando la famosa conferenza stampa di inizio anno. Ora scopriamo che anche sulla depurazione si continua a perdere tempo prezioso. La Regione non ottempera a quanto richiesto da Bruxelles nonostante le diverse procedure di infrazione “orizzontali” nel campo del trattamento delle acque reflue e molti dei siti interessati si trovano in Calabria. Carenze gravissime da parte del Governo Oliverio- conclude l’eurodeputata – perché quello della depurazione è un settore cruciale per la salute del territorio e dei cittadini in primis».

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