Anestesista aggredita a Paola, scaraventata a terra ha perso i sensi.

Redazione

Non c’è pace all’Ospedale di Paola per i camici bianchi, dopo gli episodi accaduti nei mesi scorsi, ben tre i pochi giorni, un altro medico è stato vittima di un’aggressione. Stavolta è toccato ad una dottoressa aggredita all’interno del Pronto soccorso del San Francesco di Paola. Un giovane, secondo quanto si è appreso, si è presentato in ospedale, nel reparto di radiologia, chiedendo di fare una Tac senza essere prenotato.   Il medico di turno ha negato la prestazione e il giovane ha iniziato ad urlare e inveire contro il personale.     Il giovane si è quindi recato al Pronto soccorso continuando a pretendere la Tac con toni sempre più accesi. In quel momento, la dottoressa, un’anestesista, si trovava in reparto per una consulenza ed era intenta a parlare con un poliziotto in borghese. L’agente ha cercato di calmare il ragazzo consigliandogli di abbassare i toni ma il giovane ha reagito violentemente e ha strattonato chiunque fosse nelle sue vicinanze. La dottoressa è stata scaraventata a terra e nell’impatto ha perso i sensi, subito soccorsa dai colleghi che le hanno e ha ricevuto le cure necessarie. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri, ma quel che è evidente è che il clima per il personale medico è invivibile. Il nosocomio paolano è una struttura in crescita e ben organizzata, ma continuano a ripetersi fatti del genere. Nel mese di novembre proprio per prevenire le violenze è entrata in funzione la sperimentazione delle bodycam, microcamere indossate dagli operatori sanitari che registrano quanto succede in corsia,   un deterrente che oggi non ha funzionato in una struttura che continua a registrare situazioni di pericolo.

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