Chi sperava in un risultato simile a Sanremo? Chi poteva prevedere che “L’Albero delle noci” di Brunori Sas incassasse il terzo posto, aggiudicandosi il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo? Chi poteva sognare così tanto da sentirsi ubriaco di felicità a notte fonda a rialzarsi la mattina, controllare se fosse tutto vero e vedersi spuntare un sorriso così grande da rischiarare anche il cielo pieno di nuvole? Domande a cui non sapremmo rispondere, ma quel che è certo è il messaggio che dal palco dell’Ariston lancia Brunori Sas, il cantautore calabrese che ha portato la sua elegante ironia, leggerezza, naturalezza, talento e umiltà, tra battute e riflessioni, è che la felicità la possiamo sostenere.
La Classifica finale
Primo Olly 23,8%, secondo Lucio Corsi 23,4%, terzo Brunori Sas 20,3%, quarto Fedez 17,7%, quinto Simone Cristicchi 14,8%. Effetto sorpresa dicono tanti, con la cinquina che tiene fuori Giorgia e Achille Lauro (tra i favoriti).
La stella polare
Olly, il vincitore di questa 75esima edizione di Sanremo con “Balorda nostalgia”, tanto emozionato appena svelato il suo nome – contendeva la vittoria con Lucio Corsi con “Volevo essere un duro” – ha esclamato “Ciao Ma’, ciao Pa’, è assurdo ma è successo”, come a rafforzare resto quel filo di emozioni che collegano dal palco alla realtà (per citare Ligabue). Lucio Corsi si è aggiudicato il Premio “Mia Martini”, e con la sua essenza “da alieno” sul palco dice: “È una di quelle cose che sembra non sia vero quando capita: sono molto contento, grandi! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all’orchestra, a voi”.
E’ Bianca Balti a consegnare il premio “Bardotti” a Brunori Sas. “Un’esperienza incredibile, non sono abituato”, dice Dario ringraziando tutti, mostrando la sua gratitudine al pubblico in sala e a chi da casa lo ha sostenuto anima e cuore. Ma il grazie più grande, più emozionante è per le sue stelle polari, come fa risuonare dal palco: sua madre (nota ai fan come “Mammarella sas”), Simona Marrazzo (la sua compagna, musicista della Brunori Sas) e Fiammetta, la loro figlia nata nel 2021. E vengono in mente quei riccioli meravigliosi, quel video dell’Albero delle noci girato all’Arca di Noè di Carolei (Cs) con tutta la famiglia Brunori a danzare attorno ai pianeti, quella proiezione tra presente e futuro.
E quando fuori viene fermato per chiedere se si aspettava tutto ciò, Brunori con la sua ironia e simpatia a cui ci ha abituato, ha risposto (jn un video pubblicato da Fanpage): “Certo! Avrei voluto tutti e tre i posti. Avrei voluto vincere primo, secondo e terzo e tutti i premi ovviamente. No, che mi aspettavo, dai ragazzi! Diciamo che sono contento che ho preso il posto migliore che è il terzo, l’ho sempre detto, così non hai quell’imbarazzo che siete in due, poi devi..”. Posizioni perfette, perché assicura Dario è felice anche chi è arrivato secondo.
L’albero delle noci a San Fili
“E tutta questa felicità, noi la possiamo sostenere!”, riporta un post del Comune di San Fili dove vive Dario con la sua famiglia. Di fronte casa, l’albero delle noci, illuminato con un fascio di luce dove già stanno andando fan, mentre per le strade manifesti e striscioni con la scritta “Da San Fili e Sanremo”, frase che scrisse Dario Brunori sui social appena Carlo Conti svelò i nomi dei cantanti in gara in questa edizione del Festival. Una comunità che ha seguito nel teatro comunale la finale, alcuni indossando maschere che richiamano al sole e al girasole, la stessa che copriva il volto di Fiammetta nel video di questa ballad sulla paternità, l’amore, la famiglia e la Calabria. Anche a Guardia Piemontese, sul corso è stato allestito un maxischermo per seguire insieme la finale.
Occhiuto: “Tutta la Calabria è orgogliosa di Brunori Sas”
“Terzo posto assoluto nella classifica finale e il prestigioso premio ’Sergio Bardotti’ per il miglior testo.
Tutta la Calabria è orgogliosa di Brunori Sas, un cantautore straordinario che con la sua poesia ‘L’albero delle noci’ ha incantato il Festival di Sanremo. Congratulazioni Dario”, scrive il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
Così mentre le bacheche sono piene di foto di Dario Brunori sul palco, con il premio, insieme ai vincitori, per le strade di Sanremo, a fare interviste, con selfie e foto che riportano anche indietro nel tempo, ai suoi primi passi nel mondo della musica, le parole della sua canzone accompagnano dediche che si rivolgono anche alla Calabria, vista in modo diverso, almeno questa volta.
Mammarella Sas “Grazie a tutti”
“Siamo felicissimi! E volevo ringraziare tt voi per il sostegno, ma soprattutto per l’affetto che ci avete dimostrato (e non solo per il festival). Quello che mi rende felice è sapere che Dario ogni sera prima di entrare sul palco mi telefonava per dirgli: ‘A Madonna t’accumpagna!!! Con questo augurio abbraccio tutti voi, anche sono certa, a nome di Dario. Da credente quale mi vanto di essere vi dico: qualcuno lassù ha mosso i fili! Ancora col cuore che saltella, gli occhi umidi, la riconoscenza nell’animo, ancora GRAZIE!!!Non penso dormirò, ma a voi tutti auguro sogni d’oro Mammarella sas vi ama”, scrive sul suo profilo social Mammarella Sas. Con centinaia di commenti che parlano di sogni e orgoglio, di emozioni che hanno unito gran parte della Calabria – speriamo tutta questa regione – che vorremmo fosse sempre protagonista di bellezza, sradicando tutti quegli stereotipi e la cultura del lamento, che guardasse se stessa per dire che terra e miele possono rafforzare. Ma questo si vedrà. Adesso quell’Albero delle noci sta dando i suoi frutti. Per un debutto che ha portato Dario Brunori sul podio e tutti e tutte lì a sentirci parte di questo splendido percorso.