Magistrati, avvocati, docenti, politici e giornalisti discutono a Catanzaro di legalità dell’azione amministrativa e contrasto alla corruzione, evento, organizzato dall’Università Magna Grecia e da“Officine della Legalità” con il patrocinio di Avviso Pubblico. Questa mattina nell’auditorium “Salvatore Venuta dell’ateneo la prima sessione.Per Piercamillo Davigo, Consigliere del CSM ed ex componente del pool Mani Pulite di Milano “La corruzione ha ambiti vasti, il problema però è che si conosce poco. Quando si tratta in modo diverso da come deve essere trattata, perché non si conosce, è difficile ottenere risultati sul suo contrasto”. Il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, ha sottolineato che “In Calabria, spesso, posti di responsabilità sono occupati da familiari dei capicosca della ‘ndrangheta. De Raho lancia ancora una volta l’allarme sulla pubblica amministrazione inquinata e sulla sanità sottolinea : “I dirigenti siano immuni dalla ‘ndrangheta”. Per il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, la battaglia deve essere innanzitutto culturale. Poi riferendosi alla situazione calabrese aggiunge: “In Calabria ci sono forze sane, ma ci sono anche forze terribilmente corrotte e inquinate. E’ notizia su cui la Procura di Salerno sta lavorando”. “Se la giustizia non funziona – ha aggiunto Morra – il problema si riverbera su tutte le dimensioni della società calabrese. Spero che si chiarisca chi sta con lo Stato e chi lavora contro lo Stato”. “Questi convegni sono importanti – ha detto il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri – se poi chi viene da Roma prende appunti ed è consequenziale, altrimenti rappresentano una passerella per tutti”. Rispondendo poi alle domande dei cronisti, Gratteri parla delle recenti inchieste giudiziarie che stanno interessando la Calabria a cominciare da quella che vede coinvolto il governatore oliverio. Lapidario il commento del Procuratore: “La storia spiegherà tutto”.
Catanzaro, magistrati e docenti discutono di corruzione
652
articolo precedente