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C’è chi sogna la massima serie e chi invece la permanenza in cadetteria. Dai sogni all’incubo che Venezia e Crotone vogliono scongiurare, al Penzo domani alle 15 una sfida da dentro o fuori. Veneti a caccia del successo che vale il sorpasso, rossoblù intenzionati a non tornare battuti in Calabria. Per il tecnico Stroppa le maggiori difficoltà si riscontrano in difesa, la maxisqualifica di Golemic e gli acciacchi di Spolli e Curado rendono complicato il compito del tecnico: “Sicuramente faremo una buona prestazione. Siamo carichi, pronti, la squadra si è allenata benissimo. La partita sarà difficile ed essendo uno scontro diretto e mancando ancora quattro partite come da calendario, i punti potrebbero pesare molto. Abbiamo il vantaggio di avere un punto di distacco, questo significa che non andiamo per poter portare a casa la posta piena ma ci vorrà maggiormente la concentrazione e la cura dei dettagli, mi riferisco alle palle inattive, e qualsiasi episodio che può far male, o in altri casi, invece, che potrebbe far bene. Mi piacerebbe portare a casa questo obiettivo, perchè la squadra lo merita. Dobbiamo continuare ad essere quelli che siamo sempre stati, curando sempre i dettagli”. Idee chiare anche sul Venezia: “Siamo due identità diverse. Ci sono approcci alla partita diversi. Non so cosa succederà domani. Vediamo se saremo bravi noi a tenere il palleggio. La mia squadra è brava a fare tutto, è brava a campo aperto, è devastante, e quindi secondo me se ci danno la possibilità di giocare in ripartenza nel contropiede, come si diceva una volta, noi questo lo sappiamo fare. Nel palleggio siamo migliorati moltissimo, quindi quella mentalità offensiva, tenendo più palleggio, ce l’abbiamo sempre. Non significa vincere 4 a 0, ci sono degli avversari davanti, quindi bisogna tener conto di tutti gli aspetti. Domani non solo un aspetto di identità, parlo tecnica o tattica, ma l’aspetto caratteriale, della cattiveria, del furore agonistico, non deve mancare. Noi da questo aspetto non possiamo prescindere. Una volta fatta un certo tipo di partita, sporca, più cattiva, aggressiva… mettiamo questi aspetti in campo. Bisogna andare con la consapevolezza di quello che abbiamo fatto fin qui. Non possiamo disconoscerlo. Perderemmo di identità. Abbiamo dimostrato tanto, e dobbiamo portare a casa il risultato”.
C’è chi sogna la massima serie e chi invece la permanenza in cadetteria. Dai sogni all’incubo che Venezia e Crotone vogliono scongiurare, al Penzo domani alle 15 una sfida da dentro o fuori. Veneti a caccia del successo che vale il sorpasso, rossoblù intenzionati a non tornare battuti in Calabria. Per il tecnico Stroppa le maggiori difficoltà si riscontrano in difesa, la maxisqualifica di Golemic e gli acciacchi di Spolli e Curado rendono complicato il compito del tecnico: “Sicuramente faremo una buona prestazione. Siamo carichi, pronti, la squadra si è allenata benissimo. La partita sarà difficile ed essendo uno scontro diretto e mancando ancora quattro partite come da calendario, i punti potrebbero pesare molto. Abbiamo il vantaggio di avere un punto di distacco, questo significa che non andiamo per poter portare a casa la posta piena ma ci vorrà maggiormente la concentrazione e la cura dei dettagli, mi riferisco alle palle inattive, e qualsiasi episodio che può far male, o in altri casi, invece, che potrebbe far bene. Mi piacerebbe portare a casa questo obiettivo, perchè la squadra lo merita. Dobbiamo continuare ad essere quelli che siamo sempre stati, curando sempre i dettagli”. Idee chiare anche sul Venezia: “Siamo due identità diverse. Ci sono approcci alla partita diversi. Non so cosa succederà domani. Vediamo se saremo bravi noi a tenere il palleggio. La mia squadra è brava a fare tutto, è brava a campo aperto, è devastante, e quindi secondo me se ci danno la possibilità di giocare in ripartenza nel contropiede, come si diceva una volta, noi questo lo sappiamo fare. Nel palleggio siamo migliorati moltissimo, quindi quella mentalità offensiva, tenendo più palleggio, ce l’abbiamo sempre. Non significa vincere 4 a 0, ci sono degli avversari davanti, quindi bisogna tener conto di tutti gli aspetti. Domani non solo un aspetto di identità, parlo tecnica o tattica, ma l’aspetto caratteriale, della cattiveria, del furore agonistico, non deve mancare. Noi da questo aspetto non possiamo prescindere. Una volta fatta un certo tipo di partita, sporca, più cattiva, aggressiva… mettiamo questi aspetti in campo. Bisogna andare con la consapevolezza di quello che abbiamo fatto fin qui. Non possiamo disconoscerlo. Perderemmo di identità. Abbiamo dimostrato tanto, e dobbiamo portare a casa il risultato”.