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Il gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme ha arrestato e posto ai domiciliari un imprenditore Gianfranco Caporale, di 50 anni, già titolare di un’azienda operante nel settore fabbricazione di infissi eseguendo contestualmente il sequestro di beni per oltre 1,2 milioni di euro. L’arresto è stato fatto su disposizione del gip di Lamezia Terme che ha accolto la richiesta della Procura. La ditta, secondo quanto emerso, avrebbe occultato rimanenze di magazzino per oltre 700 mila euro proseguendo l’attività tramite una srl costituita per tramite di un ex dipendente e legata fittiziamente alla madre dell’imprenditore fallito, amministratore di fatto della società. Inoltre, è stata disposta la sospensione temporanea dall’attività di un professionista, curatore fallimentare, che ha stipulato dei contratti di locazione degli impianti a canoni irrisori dando la possibilità all’imprenditore fallito di utilizzare “in nero” l’impianto oggetto di bancarotta fraudolenta.
Il gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme ha arrestato e posto ai domiciliari un imprenditore Gianfranco Caporale, di 50 anni, già titolare di un’azienda operante nel settore fabbricazione di infissi eseguendo contestualmente il sequestro di beni per oltre 1,2 milioni di euro. L’arresto è stato fatto su disposizione del gip di Lamezia Terme che ha accolto la richiesta della Procura. La ditta, secondo quanto emerso, avrebbe occultato rimanenze di magazzino per oltre 700 mila euro proseguendo l’attività tramite una srl costituita per tramite di un ex dipendente e legata fittiziamente alla madre dell’imprenditore fallito, amministratore di fatto della società. Inoltre, è stata disposta la sospensione temporanea dall’attività di un professionista, curatore fallimentare, che ha stipulato dei contratti di locazione degli impianti a canoni irrisori dando la possibilità all’imprenditore fallito di utilizzare “in nero” l’impianto oggetto di bancarotta fraudolenta.