Sanità, Siclari: “rendere disponibile farmaco per Parkinson”

Anna Franchino


“Trovo sconcertante che ancora parlando di diritto alla salute ci sia la necessità di fare distinzioni di classe sociale e trovo ancor più ingiusto che questo Governo non si attivi affinché il diritto alla salute venga garantito a tutti e non solo a chi può permettersi cure e farmaci a pagamento. Che servizio sanitario pubblico è se non riescono a garantire dei farmaci salvavita?”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Marco Siclari che ha presentato un’interrogazione al ministro alla Salute Giulia Grillo sul caso, è scritto in una nota, “dell’Asmenet, un farmaco introvabile, vitale per chi è affetto dal Parkinson”. “Come ampiamente documentato da vari reportage giornalistici, carta stampata e televisione (da ultimo le notissime trasmissioni ‘Striscia la notizia’ e ‘Che tempo che fa’) – afferma il parlamentare – nella stragrande parte del Paese manca nelle farmacie il farmaco utilizzato giornalmente dagli affetti dalla malattia di Parkinson e dalla sindrome parkinsoniana, basato sui principi attivi Levodopa e Carbidopa sia nella forma commercialmente più nota del Simenet che nella forma generica; al di là della necessità per l’oltre mezzo milione di malati che lo utilizzano quotidianamente per lenire gli effetti devastanti della malattia, la stampa ha avanzato l’ipotesi che la mancanza del farmaco dipenda dalla speculazione delle case farmaceutiche produttrici che avrebbe interesse a vendere il farmaco all’estero ovvero tramite il canale internet dall’estero per poter applicare un prezzo triplo o addirittura quadruplo di quello praticato in Italia; in tal senso anche le giustificazioni dell’AIFA non convincono e non rassicurano, Infatti l’autorevole agenzia, pur parlando di carenza momentanea, non ha preso impegni per il futuro ed anzi ha ammesso che potrebbero in futuro ripetersi disagi legati alla irreperibilità del farmaco, con ciò non solo non fugando i dubbi, ma addirittura alimentando le polemiche e le perplessità è evidente l’emergenza tanto sanitaria che colpisce i malati, quanto sociale che subiscono interi nuclei familiari che hanno la sventura di dover gestire una malattia così grave e degenerativa”. “Per questo – conclude Siclari – interrogo il Ministro per sapere se con il Governo siano a conoscenza di questa situazione e quali misure intende adottare per eliminare tale gravissimo disservizio al fine di tutelare la salute dei malati del morbo di Parkinson”.

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