Sanità:a Catanzaro il XIX congresso degli ingegneri clinici

Anna Franchino


L’impatto sempre più vasto, importante e definitivo delle tecnologie digitali sui sistemi sanitari è un’evidenza ormai quotidiana e sotto gli occhi di tutti. Basti solo un esempio per certificare la massiccia penetrazione della digital-health: un ospedale di medie dimensioni ormai registra la presenza di alcune migliaia di dispositivi connessi che mantengono efficiente il sistema delle cure, della diagnostica, delle chirurgie, della gestione dei pazienti nelle degenze. Di questi temi si occupa da oggi a Catanzaro il XIX Convegno Nazionale dell’associazione italiana ingegneri clinici che si concluderà sabato 18 maggio. “Il Servizio Sanitario Nazionale – è detto in un comunicato degli organizzatori sel simposio – viene ricordato da più esperti – deve mettere in conto e quantificare il valore autentico dell’innovazione in sanità e i rischi correlati a tecnologie sempre più mobili, portabili, interconnesse, ma anche spesso più vulnerabili: il valore di un nuovo pacemaker, di uno stent medicato, di una nuova tomotherapy, di un bisturi a ultrasuoni di ultima generazione. In occasione del convegno l’Aiic e la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), hanno deciso di dar vita ad un percorso comune, realizzando un Protocollo d’intesa con cui le due realtà intendono iniziare una lunga collaborazione proprio nella misurazione dell’impatto della sanità digitale mobile sui pazienti, sui professionisti e sul Servizio sanitario nazionale e il monitoraggio comune, continuo e condiviso della sua diffusione all’interno dei luoghi di cura e sul territorio.

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