Gatto ucciso in scuola, Lndc: “gesto bidello inqualificabile”

Anna Franchino


“Se non fosse stata documentata, questa vicenda sembrerebbe inverosimile e invece è la pura e triste realtà. Oltre al povero gatto ucciso in questo modo barbaro senza alcuna pietà, non posso immaginare lo shock che hanno subito i bambini della scuola, costretti ad assistere a una violenza così brutale e insensata”. Lo afferma, in una nota, il presidente nazionale della Lega nazionale difesa del cane Animal Protection Piera Rosati, in merito all’episodio di Gioia Tauro dove, nella scuola primaria Montale-Pettinalli un bidello ha ucciso a bastonate un gatto che era entrato nel plesso in orario di lezione. “Ovviamente – prosegue – denunceremo il bidello ai sensi dell’art. 544-bis per uccisione di animale, ma non basta. È fondamentale che il dirigente scolastico prenda degli immediati e seri provvedimenti nei confronti di questa persona che ha chiaramente dimostrato di non poter stare a contatto con dei bambini. Il suo gesto è inqualificabile e fortemente diseducativo per i più piccoli, oltre a essere traumatizzante. In questo periodo storico si parla tanto di sicurezza ma la verità è che la violenza, fisica e verbale, è ormai sdoganata a tutti i livelli della società in maniera davvero preoccupante. Alle parole e ai proclami contro i gesti violenti non seguono quasi mai misure esemplari per punire chi si macchia di questi crimini e tutto sta diventando pericolosamente e drammaticamente normale: bullismo, insulti, omofobia, razzismo, femminicidi e crudeltà sugli animali sono ormai all’ordine del giorno, senza che nessuno faccia concretamente qualcosa”. “All’ipocrisia dei politici che predicano bene e razzolano male – conclude Rosati – dobbiamo contrapporci come società civile e ribellarci a questa proliferazione di violenza dando il nostro esempio e denunciando tutti gli episodi che possiamo”.

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