La settimana è iniziata con la fantasiosa lettura, da parte dei rappresentanti CISL della Calabria, del comunicato con il quale si preannunciava la proroga della chiusura della tratta Sibari / Metaponto fino al 24 giugno che si era improvvisamente e rocambolescamente trasformata nella soppressione della coppia di intercity che transitano quotidianamente sul percorso Reggio C. / Taranto a partire dal 9 giugno prossimo. Ma non era ancora finita.
Avevamo appena finito di stupirci per questa audace quanto fantasiosa e strumentale versione di un semplice comunicato di proroga che apprendiamo, da un illustre esegeta del decreto Calabria appena approvato alla Camera, che la responsabilità della chiusura della guardia medica pediatrica in Crotone sarebbe, per l’appunto, dello stesso provvedimento e, tanto per cambiare, ma ormai è diventata un’abitudine, delle rappresentanti del territorio.
Peccato però che l’illustre, ma smemorato esegeta, dimentichi che:
Non è la prima volta che la guardia medica pediatrica chiude, basta guardare analogo provvedimento dello scorso anno nel medesimo periodo. In quel frangente la delegazione del M5S crotonese incontrò l’allora D.G., Dott.Sergio Arena, ottenendo rassicurazioni sulla temporaneità del provvedimento. Ed infatti, dopo qualche tempo, la guardia medica riprese regolarmente a funzionare.
Sempre l’esegeta non si accorge che è già da qualche tempo che in tutto il territorio crotonese i servizi di guardia medica stanno chiudendo. E’ del 17 aprile 2019 la missiva con la quale l’ASP di Crotone comunica ai sindaci di San Nicola dell’Alto, Carfizzi, Pallagorio, Caccuri, Castelsilano, Petilia Policastro e Mesoraca un accorpamento dei servizi di guardia medica e ciò per carenza di medici disponibili a coprire i turni per garantire le prestazioni di continuità assistenziale.
In quell’occasione, oltre ai cittadini interessati, solamente le tanto vituperate rappresentanti del territorio ebbero modo di interessarsi della vicenda, ma ovviamente l’esegeta non ha avuto tempo di occuparsi della questione perché, per l’appunto, occupato nella sua preziosa attività interpretativa del decreto Calabria che ha ritenuto, quindi, di partecipare a tutti noi. Peccato che nello studio attento effettuato abbia omesso, clamorosamente, l’analisi delle cause che hanno condotto il Ministro della Sanità a proporre l’adozione del suddetto decreto. Ciò in quanto, è risaputo, prima del decreto appena approvato, la sanità calabrese non aveva assolutamente problemi di nessun tipo ed eccelleva quanto ad organizzazione ed efficienza.
A titolo informativo, pertanto, della mia disattenzione, ritengo doveroso, anche al fine di consentire ad ognuno di trarre le sue debite considerazioni, pubblicare il testo integrale dell’Ordine del Giorno a mia firma approvato nel decreto Calabria che prende in esame proprio il problema del servizio di Guarda medica nella nostra Regione ed in particolare quello di continuità assistenziale pediatrica nonché tutti i servizi di urgenza ed emergenza pediatrica.
Aspettiamo, pertanto, ansiosamente ulteriori esternazioni dell’esegeta anche in merito ad altre problematiche relative alla sanità, come quella di frequenti fenomeni clientelari , conferimento di incarichi a seguito di assoluta trasparenza nei concorsi e di rispetto della meritocrazia, disinvolta gestione delle risorse, efficienza dei servizi in genere, adeguatezza delle strutture adibite ai servizi sanitari sotto il profilo della sicurezza degli operatori e dell’utenza ed altri particolari di scarsa importanza che hanno condotto la sanità calabrese ai vertici della classifica per l’efficienza dei servizi offerti.
Comprendo che Machiavelli abbia ancora i suoi seguaci, ma la verità vince sempre.
La Barbuto replica sulla chiusura della guardia medica pediatrica di Crotone
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