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La disperazione e la passione di un Sud che vuole combattere per una vita migliore. Ma anche la rivoluzione, l’immigrazione, la fatica e la poesia. C’è questo e altro ancora nel disco “L’albero di more” (edito da CalabriaSona), il nuovo album da solista del cantautore calabrese Paolo Sofia, frontman e anima creativa del gruppo etno-folk “QuartAumentata”. Il disco, ispirato al romanzo “La maligredi” di Gioacchino Criaco, è disponibile negli store digitali e nei negozi. Sofia, nel disco, così come accade nel libro dell’autore di “Anime nere”, racconta lo smarrimento di una generazione che vedeva i padri partire per terre lontane e le madri spezzarsi la schiena nella raccolta dei gelsomini. I brani parlano di aspirazioni, sogni e delusioni di interi paesi a sud del mondo che volevano far sentire la loro voce. In questo contesto, cresce la consapevolezza dei diritti negati e pulsa la protesta operaia. “L’albero di more” si avvale anche di importanti collaborazioni.
La disperazione e la passione di un Sud che vuole combattere per una vita migliore. Ma anche la rivoluzione, l’immigrazione, la fatica e la poesia. C’è questo e altro ancora nel disco “L’albero di more” (edito da CalabriaSona), il nuovo album da solista del cantautore calabrese Paolo Sofia, frontman e anima creativa del gruppo etno-folk “QuartAumentata”. Il disco, ispirato al romanzo “La maligredi” di Gioacchino Criaco, è disponibile negli store digitali e nei negozi. Sofia, nel disco, così come accade nel libro dell’autore di “Anime nere”, racconta lo smarrimento di una generazione che vedeva i padri partire per terre lontane e le madri spezzarsi la schiena nella raccolta dei gelsomini. I brani parlano di aspirazioni, sogni e delusioni di interi paesi a sud del mondo che volevano far sentire la loro voce. In questo contesto, cresce la consapevolezza dei diritti negati e pulsa la protesta operaia. “L’albero di more” si avvale anche di importanti collaborazioni.