“Voglio giustizia, perché non è ammissibile che una bimba muoia così. Soprattutto voglio sapere la verità, voglio capire cos’è successo. Ho chiesto ripetutamente di avere il cesareo, li ho implorati, perché avevo intuito che non stava andando bene, e invece non l’hanno fatto”. È il disperato grido di dolore di Serena, la mamma 29enne che la notte scorsa ha perso la figlia in seguito a complicazioni al parto avvenuto domenica sera. La piccola è nata viva ed è stata trasportata immediatamente nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cosenza, poi il decesso. “Quello che so – ha detto Serena, ancora ricoverata in ospedale – è che ripetevano solo ‘c’è liquido verde’. L’hanno appoggiata a me per qualche minuto e poi l’hanno portata in reparto, sono riuscita a vederla solo una volta. I medici mi hanno detto che era in condizioni critiche e poi la notizia questa mattina”. Serena – secondo quanto raccontato dalla donna – era arrivata in ospedale senza alcun problema, solo la rottura delle acque. Ora sarà la Procura, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo, a chiarire quanto accaduto. La salma della piccola è stata posta sotto sequestro ed è stata disposta l’autopsia. Accanto a Serena il marito, 34enne – che stringe in mano copia della denuncia – ancora increduli. “Sono certa che c’è stato un errore – ha aggiunto Serena – perché ho già partorito, sono una donna forte e mi sono resa conto che qualcosa non andava nel verso giusto. Ho fatto di tutto, ma non mi hanno dato ascolto e adesso mia figlia è morta”.
Neonata morta a Cosenza, mamma: “voglio la verità”
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