Bankitalia: Calabria cresce ma c’è “perdita slancio”

Anna Franchino


Cresce l’occupazione in Calabria anche nel 2018, un timido segnale di ripresa pari al 2,6%, lo conferma il rapporto sull’economia in Calabria di Bankitalia presentato oggi a Catanzaro. Per il terzo anno consecutivo dunque il lavoro cresce prevalentemente fra gli automi in controtendenza con il resto del Paese. L’aumento però si concentra in particolare fra primavera ed estate con una flessione nell’ultima parte dell’anno, a trovare occupazione sopratutto i diplomati o comunque individui con titoli di studio inferiore rispetto alla laurea, basso il dato di trovare una qualche occupazione da parte dei laureati. Il Gap con il resto del Paese resta comunque chiaro, con un’Italia che come al solito viaggia a due velocità. Recupero debole per il settore delle costruzioni, e stabile il settore agricolo, mentre il comparto delle opere pubbliche risente ancora dei pochi investimenti e la spesa fa registrare una flessione sostanziale. I punti di forza restano esportazioni e il turismo. Migliorano anche le imprese e la qualità del credito. Possiamo dire che la Calabria paga lo scotto di una scarsa produttività, soprattutto in termini di disoccupazione giovanile e delle donne. Il governatore della Banca d’Italia ha indicato delle direttrici: scuole e infrastrutture, che possono avere un peso determinate anche per lo sviluppo della Calabria.

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