Quattro su cinque delle Regioni con il tasso di occupazione più basso in Europa sono nel Sud Italia con meno della metà delle persone tra i 20 e i 64 anni che ha un lavoro a fronte del 73,1% medio in Ue. I dati Eurostat riferiti al 2018 sono impietosi con la regione peggiore in graduatoria che è la Mayotte (Regione d’oltremare francese che è in Africa vicino al Madacascar) con il 40,8% delle persone tra i 20 e i 64 anni al lavoro seguita dalla Sicilia con il 44,1%, la Campania con il 45,3%, la Calabria con il 45,6% e la Puglia con il 49,4%. Il Mezzogiorno arranca sul fronte infrastrutture e lavoro ma anche su quello dell’educazione: nelle regioni del Sud – secondo i dati Eurostat riferiti al 2018 – le persone che hanno al massimo il diploma di terza media sono il 32,7% di coloro che hanno tra i 30 e i 34 anni a fronte del 16,4% medio in Ue (36,2% nelle isole) mentre coloro che in questa fascia di età hanno una laurea sono appena il 21,3% (il 20,9% nelle Isole) contro il 40,7% medio in Ue (27,8% il dato medio italiano). In Italia è alta anche la percentuale dell’abbandono scolastico con il 14,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni che non sono in un percorso scolastico né in uno formativo a fronte del 10,6% medio in Ue soprattutto a causa dell’alto tasso registrato tra i ragazzi sardi (il 23%) e siciliani 22,1%). Il Sud si conferma poi al top per la percentuale di neet, ovvero le persone che non lavorano ma non sono neanche in un percorso di studio o di formazione. Se in Europa la percentuale dei giovani tra i 15 e i 34 anni neet è al 14,1% in Italia è al 24,8% soprattutto a causa degli alti tassi nelle regioni del Sud (35,5%) e delle Isole (39%). Al top c’è la Sicilia che risale al 41,8 dopo due anni di calo superando anche la regione francese della Guyane scesa al 39,2%.
Al Sud 4 su 5 regioni con più bassa occupazione in Ue
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