“Dopo il via libera alla riforma della governance del Fondo sviluppo e coesione, contenuta nel Decreto crescita, ora ho quattro mesi di tempo per realizzare una complessiva riorganizzazione, insieme alle Regioni. Questo significa che se ci saranno idee e progetti sui quali si sta effettivamente lavorando, si continuerà ad andare avanti, ma se quelle risorse devono restare ferme, verranno prese e riattribuite alle stesse Regioni, per altri interventi progetti e usi. E’ dunque falso, come sta affermando qualcuno, che quei soldi andrebbero alle Regioni più virtuose del Nord. Basta con queste chiacchiere che vengono fatte circolare”. Lo ha detto il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, durante una diretta su Facebook. “Il testo dell’articolo approvato nel dl Crescita, inoltre, ribadisce chiaramente che il vincolo dell’80% del Fsc per il Sud viene mantenuto – spiega -. C’è solo una piccola deroga, che riguarda esclusivamente la possibilità di realizzare la progettazione di una nuova opera, non la realizzazione, nei casi di grave emergenza”. “Il costo della eventuale nuova progettazione non può essere superiore al 5% del valore della singola opera – prosegue il ministro Lezzi -. Tale eventuale deroga deve comunque passare attraverso il mio vaglio e quello del Presidente del Consiglio. Per il resto i soldi restano alle Regioni del Sud che, però, devono spendere bene le risorse di questo Fondo, dal momento che esiste da molto tempo ma dopo anni di governo di destra e i sinistra il Sud si ritrova ancora in questo stato”. “Ho inserito la deroga rispetto alla progettazione – conclude – proprio perché questa deve essere una eccezione. Per il resto, il vincolo dell’80% dell’Fsc al Sud verrà rispettato in modo rigoroso, cosa che prima non è avvenuta. Fino a quando ci sarò io e il Movimento 5 Stelle, l’80-20 non verrà mai toccato”.
Sud, Lezzi: “falso che con riforma Fsc risorse vadano al nord”
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