In Calabria, fino al prossimo mese di dicembre, sarà possibile abbattere fino a 3.400 cinghiali, rispetto al limite di 500 fissato in precedenza. É quanto prevede il Piano di selezione dei cinghiali sul territorio calabrese approvato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, organo tecnico del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. La scadenza del Piano, inoltre, é stata fissata al prossimo mese di dicembre (la precedente era ad agosto). “Un risultato molto importante, il massimo che, allo stato attuale, potevamo ottenere come Regione – ha affermato il consigliere regionale della Calabria delegato all’Agricoltura, Mauro D’Acri- ma ci rendiamo conto che assolutamente non basta per fronteggiare un problema che è diventato una seria emergenza nel territorio calabrese e non solo. Anche se in circa tre mesi di attività abbiamo abbattuto circa 500 capi, esattamente come previsto dal piano di selezione in vigore, circa il 60% dei quali sotto l’anno di età, come strettamente indicato dalla normativa, ed abbiamo raggiunto l’obiettivo ancor prima della scadenza del piano che era fissata ad agosto, siamo consapevoli che tali interventi rischiano di essere un palliativo rispetto alle dimensioni che ha assunto un problema che sta causando, quotidianamente, gravi problemi economici al settore agricolo e sempre maggiori pericoli per la sicurezza delle persone e alle cose. Anche se, data la legislazione attuale, quanto messo in campo rappresenta il massimo delle azioni che può mettere in atto il Dipartimento Agricoltura, si tratta, tuttavia, di interventi necessari ma non sufficienti”.
Cinghiali: Regione Calabria aumenta capi da abbattere a 3.500
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