Siclari: “grave situazione Pronto soccorso in estate”

Anna Franchino


“Nel periodo estivo, a causa del quadruplicarsi della popolazione, dovuta al turismo ed al rientro degli italiani residenti all’estero, la situazione dei Pronto soccorso in tutto il Paese è drammaticamente grave, con attese di molte ore che mettono repentaglio la salute dei pazienti, costretti a condizioni estreme e disumane. Questa situazione è aggravata in regioni in piano di rientro”. Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Marco Siclari, che ha reso noto di avere presentato un’interrogazione al ministro della Salute Giulia Grillo. “Questo stato di fatto – prosegue Siclari – è ulteriormente aggravato in Calabria che, oltre ad essere in Piano di rientro, è commissariata, con tutte le inefficienze e la tardività di risposte che lo strumento commissariale determina e comporta. In particolare lo scorso sabato 6 luglio è accaduto un episodio che chiarisce la drammaticità della situazione. A Cirò Marina una bambina sta male, con febbre a 40. La madre prova con la tachipirina, ma niente. La porta alla guardia medica, ma lì trova un avviso in cui c’é scritto che, per carenza di medici, il servizio non sarà attivo nelle giornate del 5, 6 e 7 luglio. La donna si rivolge allora ai carabinieri, che la invitano a recarsi all’ospedale di Crotone, distante 42 chilometri. Qui la bambina viene visitata e le viene somministrato un banalissimo farmaco. Dopodiché torna a stare bene. La madre viene a scoprire, tra l’altro, che era stato istituito un ambulatorio pediatrico di servizio per i fine settimana attivo 24 ore su 24 che però l’Asp non ha reso operativo per mancanza di fondi”. “Quello raccontato – dice ancora il senatore – è solo un esempio di una cittadina di 15 mila abitanti che durante il periodo estivo arriva a circa 40 mila presenze, come tutti i centri turistici balneari, montani e le città d’arte. Insomma, come in quasi tutta l’Italia, nel periodo estivo quella dei pronto soccorso è una vera emergenza ed il Governo non ha approntato alcun correttivo per porvi rimedio. La situazione diviene addirittura drammatica nelle regioni in piano di rientro ed ancora di più in quelle commissariate. Per questo chiedo se il Governo ed il Ministro della Salute siano a conoscenza di tale situazione e come intendano procedere per risolverla”.

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