“La Calabria è ancora in forte ritardo sul fronte della completa depurazione delle acque nere”. La denuncia è di Santo Biondo, Segretario generale della Uil calabrese. “Non siamo noi a dirlo – continua Biondo- ma i commissari europei che stanno tenendo sotto controllo i dati del Programma operativo regionale: quello che avrebbe dovuto cambiare in meglio, grazie ai finanziamenti europei, il volto della nostra regione. Ogni anno con l’arrivo della stagione estiva si moltiplicano le segnalazioni, da parte di bagnanti preoccupati, sullo stato di salute dei nostri mari”.Biondo evidenzia che ”durante l’ultima riunione del Comitato di sorveglianza del Por Calabria il ritardo della Calabria su questo fronte è stato, ancora una volta, sottolineato dagli emissari dell’Unione europea. Quello della depurazione, hanno sottolineato i commissari, è un settore in cui bisogna migliorare, in cui la strada da fare è ancora tanta. Il meccanismo che regola questo settore- continua– è complicato, gli ingranaggi che devono incastrarsi alla perfezione sono quelli della Regione e dei vari comuni disseminati sul territorio (ai quali spetta il compito di preparare i bandi per la costruzione dei depuratori), il cammino è irto di difficoltà e disseminato di vari procedimenti di infrazione per la Regione Calabria, ma bisogna provarci. Bisogna ribaltare questa inaccettabile situazione di stallo”.
Biondo (Uil): Sulla depurazione Calabria in forte ritardo
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