Due “destini che si uniscono” quello dei Tiromancino e degli Ensemble Symphony Orchestra che questa sera si ritroveranno insieme sul palco della trentaduesima edizione del Festival Euromediterraneo di Altomonte per l’unica tappa calabrese del tour “Fino a qui”.
Venerdì 23 agosto, alle ore 21,00 al Teatro Costantino Belluscio, la band romana si appresta a regalare al pubblico di Altomonte un concerto esclusivo nel suo genere insieme alla prestigiosa orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno. Dopo gli ottimi riscontri di pubblico nelle tappe invernali nei teatri, continua il sodalizio fra la band di Federico Zampaglione e l’Ensemble che può vantare collaborazioni con artisti del calibro di Sting, Kylie Minogue, Robbie Williams, Sam Smith e Luis Bacalov, giusto per citarne alcuni. I Tiromancino (Federico Zampaglione, voce e chitarra; Antonio Marcucci, chitarra elettrica; Francesco “Ciccio” Stoia, basso; Marco Pisanelli, batteria e percussioni e Fabio Verdini, pianoforte e tastiere), oltre a suonare i brani di “Fino a qui” faranno ascoltare nel live alcuni dei loro più grandi successi come “La descrizione di un attimo” o “Due destini” in una chiave inedita grazie ai musicisti orchestrali. Un tour unico nel suo genere, un’occasione irripetibile per seguire una band capace di rinnovarsi con qualità per più di venti anni in quello che viene considerato uno dei migliori concerti della stagione estiva 2019.
Il concerto di Altomonte come unica tappa calabrese dei Tiromancino ha fatto in modo che, già da due giorni, si registrasse il tutto esaurito “costringendo” l’organizzazione del Festival Euromediterraneo a chiudere le prevendite online. Tutto questo conferma il prestigio di un cartellone scelto con grande attenzione dal sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola e dalla sua amministrazione insieme al direttore artistico Antonio Blandi.
Il “Fino a qui – tour”, con il riadattamento in chiave orchestrale dei pezzi dei Tiromancino, fa rientrare l’evento nello spirito della “Generazione culturale”, tema scelto per l’edizione 2019 del Festival insieme all’omaggio ad Andrea Camilleri, perché adattare il proprio patrimonio artistico in una nuova interpretazione da tramandare al futuro permette che le generazioni di domani tengano sempre vive le canzoni.