“Ho inviato oggi al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto la seguente lettera aperta con la quale chiedo la convocazione di una seduta straordinaria ad hoc della suprema assemblea rappresentativa della Calabria, che veda la presenza del commissario Cotticelli e del direttore del dipartimento Sanità della Regione, per una discussione organica sulla sanità calabrese”. Lo rende noto il consigliere regionale Domenico Bevacqua. “Con la presente richiesta mediante lettera aperta – scrive Bevacqua ad Irto – mi rivolgo a te, alla tua sensibilità istituzionale, al tuo ruolo e alla tua funzione di vertice della massima assemblea rappresentativa della Calabria. L’oggetto che intendo sottoporre alla tua valutazione è, per così dire, il tema dei temi, il nodo più intricato con cui i calabresi sono quotidianamente costretti a fare i conti: la sanità. Il disastro che le cronache ci pongono innanzi è senza precedenti: il diritto alla salute dei nostri concittadini è stracciato e calpestato e, senza che si intravedano prospettive di miglioramento. So bene che il Consiglio regionale si è impegnato a più riprese in merito: il sottoscritto è stato tra i firmatari delle varie richieste e odg in materia, in ultimo quello deliberato nello scorso aprile. Tutte le discussioni in Aula si sono tenute però, a mio avviso, senza avere avuto modo di ascoltare le ragioni e gli intendimenti della parte non strettamente politica che pure è il soggetto non aggirabile in questa vicenda. Mi riferisco, naturalmente, alla struttura commissariale. Il commissariamento cui è sottoposta la sanità nella nostra regione, potenziato dal recente decreto del governo nazionale, impone di rendere congruo ed efficace il dibattito a mezzo dell’intervento chiarificatore della componente non politica che, attualmente, riveste il ruolo apicale in materia. È per questo che ti chiedo di predisporre e convocare una seduta ad hoc nella quale siano invitati a relazionare il Commissario Cotticelli e Direttore del Dipartimento Sanità della Regione: essendo noi rappresentanti democraticamente eletti, ritengo che abbiamo il diritto e il dovere di ascoltare dalla viva voce del Commissario lo stato reale dei fatti, i progetti, i tempi e le azioni in essere atte a risalire l’abisso nel quale si è sprofondati; così come è opportuno e necessario renderci conto di quanto ha da dire il Dipartimento regionale competente. L’approssimarsi del termine della legislatura non ci esime dal perseguire i nostri compiti, anzi, ci impone di stabilire dei punti fermi e chiari da sottoporre alla valutazione dei calabresi”. “Mi affido, pertanto – conclude Bevacqua – al tuo alto e riconosciuto senso delle istituzioni affinché si possa giungere a una discussione aperta, franca e serena fra assemblea legislativa e struttura commissariale le quali, fino ad oggi, così poco e così male hanno avuto modo di confrontarsi. Il tutto non per alimentare inutili polemiche che a nulla giovano, ma soltanto al fine di meglio comprendere, provare a mettere finalmente insieme le forze e presentare ai calabresi la possibilità concreta e reale di una non più rinviabile inversione di marcia. Volgere lo sguardo altrove, non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo”.
Bevacqua: “riunire Consiglio su sanità con Cotticelli”
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