Lavoro: salvo posto per 220 di Call and Call di Locri

Anna Franchino


E’ salvo il posto di lavoro di 220 lavoratori di Call&Call di Locri. È stato raggiunto infatti un accordo tra le segreterie nazionali e territoriali di Slc, Fistel e Uilcom che ha messo in sicurezza 834 lavoratori italiani di cui 220 a Locri. Lo rende noto Daniele Carchidi, segretario generale della Slc Cgil Calabria. “A seguito della aggiudicazione della gara Enel da parte dell’Ati System House-System Data Center per il lotto di Locri – è scritto in una nota – si sono espletate le procedure della clausola e il prossimo 16 ottobre tutti i lavoratori oggetti di clausola passeranno alla nuova azienda a invarianza sia salariale che di diritti acquisiti. Nello specifico grazie a questo importante accordo sindacale i lavoratori manterranno livello inquadramentale, profilo orario, scatti di anzianità, articolo 18 preJobsAct e anzianità convenzionale”. “Non si può che esprimere grande soddisfazione – afferma Carchidi – per aver salvaguardato non solo 220 posto di lavoro ma anche il loro salario e tutti i diritti conquistati negli anni. Questo era quello che chiedevamo, questo ciò per cui abbiamo lottato, garantire piena e sana occupazione a seguito dei cambi di appalto. Oggi anche i lavoratori calabresi hanno il primo loro esempio di clausola sociale ‘pura’. Eppure in una così bella giornata di festa per 220 tra lavoratrici e lavoratori non si può non ritornare all’estate di 2 anni fa, quando 126 lavoratori della locride furono licenziati a causa di Engie, la multinazionale francese che con scelleratezza eluse la clausola sociale lasciando senza lavoro madri e padri di famiglia”.

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