Droghe sintetiche, funghi allucinogeni e smart drugs, ma soprattutto un laboratorio artigianale per la elaborazione delle sostanze. La guardia di finanza di Reggio Calabria ha rinvenuto ingenti quantità di droga e le attrezzature per la produzione di stupefacenti nel corso di perquisizioni effettuate in abitazioni e in un esercizio commerciale di proprietà o riconducibili a due fratelli reggini finiti in manette. L’operazione è stata denominata smetto quando voglio dal titolo del film del 2014 in cui i protagonisti producevano e spacciavano droghe sintetiche. Rinvenuti e sequestrati funghi allucinogeni (con relativo kit di coltivazione e spore pronte per la coltura), bilancini di precisione perfettamente funzionanti, tritaerba, pastiglie e capsule gastroresistenti contenenti amfetamina e derivati dell’oppio, marijuana e alcune migliaia di euro in contanti. Tra gli oggetti rinvenuti anche una busta postale aperta proveniente da Amsterdam (Olanda), priva dell’indicazione del mittente e indirizzata all’esercizio commerciale presso il quale uno dei fratelli prestava la sua attività lavorativa. Il ritrovamento di alcune sostanze e della busta lascia ipotizzare, che le sostanze stesse venissero acquistate dai Paesi Bassi. Circostanza accertata dall’esame dei dispositivi elettronici in uso ai due fratelli, sui quali è stata ritrovata la cronologia degli ordini online effettuati proprio in Olanda. I due fratelli sono stati posti ai domiciliari e altri due soggetti denunciatoi a pede libero.
Le smart drugs prodotte a Reggio, due arresti
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