Chiesa in festa, don Mottola sarà Beato

Rosalba Baldino


Le campane a festa stamattina aTropea hanno salutato la notizia. Don Francesco Mottola, sarà beato, il papa ha firmato il decreto. Definito perla del clero calabrese, don Francesco, si mise a servizio di quelli che in gergo dialettale definiva i “nuju du mundu”, gli scartati, i respinti e rifiutati della società, come li chiama oggi papa Francesco. Uomo di contemplazione e di grande spiritualità, il prete tropeano seppe coniugare le due dimensioni della preghiera e della carità, divenendo un certosino della strada. Il Servo di Dio Francesco Mottola, fondatore dell’Istituto Secolare degli Oblati del Sacro Cuore, nacque a Tropea (Catanzaro) il 3 gennaio 1901, primogenito di tre figli di Antonio Mottola e Concettina Braghò, coniugi di profonda religiosità cristiana. Nel 1917 passò al Seminario Regionale «Pio X» di Catanzaro e il 5 aprile 1924 fu ordinato sacerdote. Dopo l’ordinazione insegnò, fino al 1942, materie letterarie nel Seminario di Tropea. Dal 1929 al 1942 svolse l’incarico di rettore dello stesso seminario e dal 1931 al 1969 di penitenziere della Chiesa Cattedrale. Fondò, insieme ad altri, il Circolo Culturale Calabrese e diresse la rivista Parva favilla. Fondò varie “Case della Carità”, per l’accoglienza e l’assistenza dei poveri, dei disabili e dei più abbandonati a Tropea, Vibo Valentia, Parghelia, Roma. Per la loro cura fondò, insieme con la Serva di Dio Irma Scrugli la “Famiglia degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù”.
Nel 1942 il Servo di Dio rimase colpito da una forma grave di paralisi che gli impediva l’uso della parola e del lato destro del corpo. Per 27 anni, fino alla morte, rimase relegato nella sua stanza, impossibilitato a muoversi. Si spense a Tropea, il 29 giugno 1969.
Il processo diocesano sulle virtù è stato introdotto il 15 ottobre 1981, è stato dichiarato “Venerabile” da Papa Benedetto XVI in data 17 dicembre 2007.
Alla sua intercessione è stato attribuito un miracolo avvenuto nel 2010 la cui Inchiesta diocesana è stata celebrata nella diocesi di Mileto dall’8 agosto 2012 al 5 aprile 2013. Successivamente l’Inchiesta è passata alla sua fase romana presso la Congregazione delle Cause dei Santi dove il miracolo è stato vagliato dalla Commissione Medica, da una commissione teologica e da una commissione di Cardinali e Vescovi che hanno espresso parere favorevole. A questi voti è seguita l’autorizzazione del Santo Padre Francesco.

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