Un sovrintendente della Polizia di Stato, Massimiliano Allevato, di 52 anni, già in servizio nella Squadra mobile di Crotone, è stato arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e rivelazione di atti coperti da segreto d’ufficio, con l’aggravante delle modalità mafiose. Allevato é accusato di avere rivelato notizie riservate ad un presunto affiliato alla cosca Megna della ‘ndrangheta, Rocco Devona, consentendogli di evitare l’arresto in occasione dell’operazione “Tisifone” del 2018. Insieme ad Allevato, nella stessa operazione, é stato arrestato un presunto affiliato alla cosca Megna, Francesco Monti, di 34 anni, accusato di associazione mafiosa. Nel corso di una perquisizione nell’ambito delle ricerche di Devona, che comunque fu arrestato il giorno dopo l’operazione Tisifone, gli agenti della Squadra mobile di Crotone avevano trovato un cellulare dall’esame del quale erano emersi diversi contatti tra lo stesso Devona ed il poliziotto. Da quel momento erano iniziati gli accertamenti sulla posizione di Allevato, che, nel frattempo, comunque, era stato trasferito in altra sede per incompatibilità ambientale. Sono stati gli stessi colleghi di Allevato a condurre le indagini sul suo conto, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Allevato e Monti é stata emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro Carlo Paris su richiesta dei pm della Dda Paolo Sirleo e Domenico Guarascio.
Arrestato poliziotto “infedele” a Crotone
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