Altre voci della disperazione, la protesta è nazionale, ma qui da noi è amplificata dalla mancanza di altre opportunità. Davanti all’Inps di Cosenza i dipendenti di un call center che lavora da anni per l’Inps. I 300 addetti dell’azienda che ha perso l’appalto in condizioni normali sarebbero passati al nuovo soggetto senza subire contraccolpi, in virtù della cosiddetta “clausola sociale”, ma così non è, ci sono decine di posti a rischio. In strada ci sono tutti, quelli che sanno di rientrare nelle procedure di licenziamento e gli altri colleghi, per solidarietà ma anche perchè un giorno un inghippo del genere potrebbe toccare anche a loro senza le giuste tutele. Anni di lavoro, una formazione continua per essere sempre pronti a rispondere alle domande più disparate da parte degli utenti dell’istituto di previdenza, ed ora per un cavillo tutto viene azzerato. Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal direttore della sede inps di Cosenza Pasquale Scortecci, il funzionario ha ascoltato con interesse la vicenda, e come altri dirigenti di sede si farà portavoce della problematica che potrebbe avere risvolti dannosi anche per l’ente.
Cosenza, posti a rischio al Call center
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