Enti locali senza risorse, imprese a rischio

Rosalba Baldino


“Leggiamo con preoccupazione dalla stampa delle gravissime difficoltà finanziarie di molti enti locali di tutta la regione e del cosentino in particolare. Se da un lato preoccupano l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa di questi enti, dall’altra deve far riflettere l’assetto generale degli organi periferici dello Stato che continuano a subire tagli continui da parte del governo centrale, con conseguenti ricadute negative per i territori e per i conti degli stessi enti costretti a ricorrere ad una maggiore imposizione diretta su tutti i cittadini già pesantemente vessati”.
Lo dichiarano i Presidenti di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca e di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli che, in una nota congiunta, esprimono forte preoccupazione per gli effetti drammatici che potrebbero prodursi a cascata tanto per il sistema economico che per la tenuta degli asseti sociali locali.
“Riceviamo indicazioni circostanziate e continue da parte di numerose imprese che vantano crediti dalle pubbliche amministrazioni da tempi particolarmente lunghi e che perciò rischiano di dover chiudere l’attività e licenziare il proprio personale dipendente. Queste stesse imprese – aggiungono i presidenti Mazzuca ed Amarelli – non solo corrono il rischio concreto di non vedere più soddisfatte le proprie spettanze, ma vedono aumentare in maniera esponenziale le difficoltà di accesso al credito. Le banche, infatti, tendono a non aprirsi all’interlocuzione con imprese in possesso di crediti, ancorché certi ed esigibili, verso i comuni e gli enti pubblici in generale”.
“Per questo chiediamo al Governo- conclude la nota- con il supporto dei Prefetti e di rappresentanti istituzionali sui territori, l’istituzione di un task force per immaginare opportuni interventi specifici, in grado di scongiurare prevedibili effetti negativi sulla già gracile economia regionale”.

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