Agitazione dipendenti comunali, la replica di Occhiuto

Anna Franchino


Ieri la notizia dello stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Cosenza, che non hanno ricevuto lo stipendio di novembre e chiedono garanzie per il futuro, alla luce della procedura di dissesto. I dipendenti, inoltre, chiedono le dimissioni del Sindaco e della Giunta. “Che fine hanno fatto i nostri soldi?, chiede una dipendente del Comune nel corso di un’assemblea. “Ci dicono – prosegue la dipendente – di essere fiduciosi e che domani verremo pagati, ma il futuro? I prossimi stipendi? Con una situazione del genere parlano ancora di luminarie e di concerto di Capodanno. Prima il pane ai nostri figli e poi se restano soldi può arrivare il resto”. Secondo quanto riferito dai dipendenti, la banca si sarebbe rifiutata di anticipare le somme necessarie al pagamento degli stipendi. Durante l’ultimo Consiglio comunale era stata approvata una variazione al bilancio di previsione 2019, finalizzata a richiedere al Tesoriere comunale l’attivazione di un’anticipazione di cassa complessiva per l’esercizio finanziario 2019. Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, rassicura ulteriormente i dipendenti comunali dopo aver parlato questa mattina con la direzione generale di Ubi Banca di Bergamo, che la prossima settimana, attraverso il Comitato crediti, darà il via libera all’anticipazione di cassa richiesta dall’ente e deliberata dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì scorso”. Lo riferisce una nota dell’ufficio stampa del Comune di Cosenza. “Il sindaco Occhiuto, dunque – prosegue il comunicato – sta seguendo passo passo l’evolversi della situazione ed è intervenuto personalmente presso la Direzione generale di Ubi Banca per imprimere le dovute accelerazioni. Dal colloquio tra il Sindaco e i vertici dell’istituto di credito è emerso, con chiarezza, che a determinare di qualche ora lo slittamento della decisione del Comitato crediti è solo un disguido tecnico riguardante il completamento dell’iter procedurale per l’erogazione materiale dell’anticipazione richiesta”.

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