Regionali, Callipo: in campo per i cittadini non per i partiti

Isabella Roccamo

“Io intendo dare una mano alla Calabria non a questa o quella parte politica. E sto dalla parte dei calabresi, da sempre e per sempre”. Lo dichiara Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria con l’appoggio del Pd.
“Mi spinge ad accettare questa sfida – dice l’ex presidente degli industriali calabresi – la passione per la mia terra e il grido di sofferenza che avverto nei giovani che incontro quotidianamente e nelle famiglie calabresi che stentano a tirare avanti. Se ho deciso di competere per la Presidenza della Regione, non è per affermare ragioni squisitamente politiche, pur accogliendo con estremo piacere l’adesione al progetto di cambiamento della Calabria di autorevoli forze del centrosinistra e di una nutrita rappresentanza della società civile con cui mi auguro si possa fare una radicale azione di bonifica dell’Ente Regione, rilanciando anzitutto i concetti della programmazione come metodo e strumento di governo e della partecipazione popolare a tutte le scelte progettuali e decisionali. Ho accettato di candidarmi – prosegue – per fare uscire la nostra bellissima regione dall’isolamento in cui è stata cacciata. E’ insopportabile vedere che la mia regione non conta niente in Italia e in Europa, eppure vanta ricchezze naturalistiche di primissimo piano, un imponente patrimonio storico, culturale ed artistico, nonché talenti qui inutilizzati e costretti alla fuga. Le mie parole d’ordine – spiega l’imprenditore – sono sempre state: legalità, trasparenza amministrativa, sacrificio per ottenere risultati tangibili, merito e competenza. Mi rendo conto che sono parole che infastidiscono quei calabresi, tra i quali alcuni che in queste ore mi contestano, abituati a galleggiare nel sottobosco politico con l’unica incombenza di fare clientela per il padrone di turno che provvede a remunerarli con risorse pubbliche, ma bisogna farsene una ragione. Il tempo delle chiacchiere e della politica utile solo a se stessa è finito. La crisi economica morde e in Calabria abbiamo l’urgenza di promuovere sviluppo economico vero e nuova occupazione. Dobbiamo mettere a valore ciò che abbiamo, ma possiamo farlo soltanto se siamo credibili, mettendo ordine laddove oggi regnano nefaste sovrapposizioni fra politica e burocrazia e cacciando dagli spazi pubblici speculatori e truffatori. La prossima legislatura regionale sarà la salvezza della Calabria, se sapremo programmare le risorse e finalizzarle allo sviluppo e alla crescita, oppure la sua definita soccombenza. Non c’è un terzo scenario”.

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