“Se si lavora, anche se last minute, a mettere in campo uno schieramento unitario delle forze progressiste la posta del governo della regione può divenire contendibile”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio intervenendo alla direzione del Pd dove ha rinnovato il suo appello ad una unità del partito e del centrosinistra, in vista delle regionali di gennaio, su una candidatura giovane, di rinnovamento, che passi dal non sostenere la candidatura di Pippo Callipo e da un suo passo indietro rispetto alla manifestata volontà di ricandidarsi. “La divisione – ha detto Oliverio nel suo intervento, pubblicato sulla sua pagina facebook – lascia solo macerie. L’unità è invocata a gran voce dal movimento delle sardine calabresi, ma in maniera più diffusa, viene implorato, soprattutto, da espressioni civiche e dai movimenti giovanili. Ho ripetutamente ribadito la mia disponibilità a fare un passo indietro e a mettere in campo una proposta di rinnovamento. Nonostante le tensioni e le spinte alle rinchiusure, presenti in alcuni settori del nostro partito, c’è molta attesa e speranza perché possa essere il PD la forza motrice di una alleanza che potrebbe andare addirittura ben oltre i confini del centrosinistra. Il mio auspicio è che Nicola Zingaretti possa cogliere e favorire questa opportunità”. “Sono intervenuto – ha aggiunto – per formalizzare questa mia disponibilità. Il mio impegno sarà intenso e leale a pieno sostegno di un candidato presidente, preferibilmente giovane, in rappresentanza di uno schieramento unitario e plurale. Una eventuale chiusura verso questa disponibilità sarebbe da considerarsi un grave errore politico. La risposta non può essere quella di soluzioni burocratiche o addirittura di tipo autoritario come quella del commissariamento di due federazioni provinciali del PD perché organizzavano il dissenso politico alla linea interpretata dal commissario regionale del partito. Mi pare, poi, francamente insostenibile che di fronte al progetto di unire ci si debba trincerare dietro l’osservazione del tempo scaduto e dire che ormai è tardi. Se si dovesse insistere nella divisione, diventa ancora più incomprensibile la ostinazione sul veto alla mia candidatura ma soprattutto la ragione della impuntatura che si manifesta sia sulla candidatura di Pippo Callipo che sul voler perpetuare una rottura traumatica del campo delle forze progressiste. Il mio appello ancora una volta è rivolto all’affermazione di una responsabilità che va ben oltre le ragioni che hanno potuto determinare il posizionamento politico personale di ognuno di noi. Mi batto perché si possa affermare la speranza di un movimento collettivo che richiama ognuno di noi alla piena assunzione di responsabilità politiche e morali verso il futuro di una terra che non può continuare a subire lo stereotipo di un pregiudizio negativo della sua immagine”.
Oliverio a Pd: “con unità vittoria contendibile”
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