«Si chiamano Zone Economiche Ambientali e la loro esistenza produce, all’interno dei parchi nazionali, benefici economici, culturali ed ecosistemici». A dirlo è stato il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, nel corso dell’incontro promosso dal Parco Nazionale della Sila.
«Con le Zea – ha aggiunto il ministro – finanziate con 20 milioni di euro nella legge di stabilità, i parchi hanno la possibilità di produrre sviluppo senza contrastare con l’ambiente. In particolare, altri 120 milioni di euro si aggiungeranno per il 2020 alle risorse già stanziate in modo da realizzare su questi territori progetti green, implementando l’imprenditoria e combattendo, oltre che la fuga dei cervelli, il terribile fenomeno dello spopolamento».
La normativa di recente istituita, che tra le altre cose prevede forme di sostegno alle imprese impegnate in programmi o investimenti che rispettino l’ambiente, nonché agevolazioni e vantaggi fiscali per chi voglia rilanciare attività imprenditoriali nei parchi, è stata accolta con favore dal Presidente della Comunità del Parco Nazionale della Sila Nicola Belcastro («le Zea segnano un passo in avanti e la possibilità di consegnare alle future generazioni un territorio migliore», ha chiosato), dal Direttore facente funzioni Giuseppe Luzzi («un modo per salvaguardare un prezioso patrimonio di civiltà») e dal Presidente Francesco Curcio, i quali, insieme alle più alte autorità militari e civili, alle associazioni e ai rappresentanti dei territori, hanno partecipato all’evento con il ministro Costa.
Proprio il Presidente del Parco Nazionale della Sila, Curcio, ha commentato positivamente le cosiddette Zea «attraverso cui – ha dichiarato – i parchi, compreso quello della Sila, potranno godere di benefici importantissimi in termini di biodiversità, sostenibilità e di risparmio energetico».
Il ministro Costa visita il Parco della Sila
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