“Niente partiti in giunta. E rinuncio allo stipendio da governatore”. A dirlo il candidato di centrosinistra alla Presidenza della regione Calabria Pippo Callipo, nel corso dell’iniziativa “Cento domande per Pippo” tenutasi al “T Hotel” di Feroleto Antico, nel Lametino, nel corso della quale, seduto su un palchetto al centro della sala, ha risposto alle domande del pubblico. Un appuntamento nel corso del quale, è scritto in una nota, Callipo ha aperto alle Sardine – “se non partecipiamo, se non ci incazziamo, non risolviamo niente” – e, riferendosi ai 5 stelle ha sostenuto che “molti di loro ci voteranno”. “Dobbiamo credere nelle persone, io voglio che la gente, disillusa da troppi anni di cattiva politica, torni ad avere fiducia” ha detto Callipo che ha ribadito le sue parole d’ordine: fiducia, concretezza, libertà, ascolto. “Dobbiamo liberare i calabresi: ne hanno piene le tasche – ha detto – di essere sudditi dei soliti noti. Dobbiamo riprenderci i diritti che la Costituzione riconosce ma che finora non abbiamo avuto”. “Questa – ha aggiunto – è la vera occasione per il riscatto. Ci rialzeremo con le nostre forze. E io non mi chiuderò nel palazzo per dire ‘sono tutto io e faccio tutto io’. Non tratterrò per me nemmeno una delega e coinvolgerò nel governo della Regione persone che rappresentano l’eccellenza nel settore di cui sono chiamate a occuparsi”. Un cambiamento “radicale” iniziato con la composizione delle liste che proseguirà con la giunta – in cui “non ci saranno rappresentanti dei partiti” – e che non si fermerà nemmeno davanti a quella che l’aspirante governatore chiama da sempre “mafia con la penna”, riferendosi “senza generalizzare” a quella parte di burocrazia che “ha piegato interi settori economici a esigenze diverse da quelle della collettività”. Con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che tornerà in Calabria l’8 gennaio, “si è creato – ha aggiunto – un rapporto politico ma anche umano, di amicizia, perché lui ha capito qual è il mio sogno per la Calabria e vuole aiutarmi a realizzarlo”. Ma a dare “grande forza” a Callipo sono soprattutto “le tante persone che non conosco e che mi stanno dimostrando di avere fiducia in me, perché il sostegno degli amici e degli alleati l’ho sempre percepito. Capisco la sfiducia della gente – ha detto ancora Callipo – ma io sono libero e per me parla la mia storia, sono sempre andato avanti senza chiedere favori a nessuno. Rinuncio fin da ora all’indennità di carica da presidente di Regione, che sarà destinata a un fondo per il sociale”. Tanti gli argomenti affrontati nell’incontro, dalla disabilità alla rappresentanza di genere, dalle opportunità per i giovani all’appello a “consumare prodotti calabresi”. Callipo ha quindi chiuso con un messaggio: “Noi ci porteremo il letto alla Cittadella e lavoreremo 24 ore al giorno, perché bisogna dare una svolta dal 27 gennaio e far capire ai calabresi che quella è la loro casa”.
Callipo: “no partiti in Giunta e rinuncio stipendio”
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