Erano stati oggetto di discriminazione da parte di alcuni avventori in un locale pubblico ma, da quel momento le iniziative e le manifestazioni di solidarietà a sostegno di un gruppo di ragazzi down si sono moltiplicate. I ragazzi, mentre le iniziative in loro favore vanno avanti, hanno incontrato il Prefetto di Vibo Valentia, Francesco Zito,il comandante provinciale dei carabinieri, Bruno Capece, ed il questore, Annino Gargano. L’associazione della quale fanno parte, il “Club di Filadelfia”, punta a un percorso di autonomia. L’obiettivo é costruire percorsi lavorativi sino alla loro piena integrazione. A fianco dei ragazzi, da subito, si sono schierati i carabinieri. Il sindaco Maurizio De Nisi ha ripercorso le fasi della vicenda accaduta il 3 gennaio per l’atteggiamento di rifiuto e discriminazione di alcuni avventori. “Ora il nostro obiettivo – ha detto De Nisi – è di rendere operativi i ragazzi down in contesti socio-culturali”. “A fare fronte comune – é detto in un comunicato – anche il prefetto Zito, cittadino di Filadelfia, che ha mostrato il suo affetto alla cittadinanza cui appartiene. La sera in cui si é verificato l’episodio di discriminazione, per lui si è trattato di un’offesa all’intelligenza di tutta la cittadinanza”. “La discriminazione di ‘gruppo’ e non di singole persone – sostiene Zito – è la causa principale di questi spiacevoli episodi. Se si conoscesse singolarmente ognuno di voi, nessuno potrebbe mai assumere atteggiamenti di disprezzo”. “È stato poi il comandante Capece – si afferma ancora nella nota – a focalizzare l’attenzione sulla gara di solidarietà, anche social, posta in essere all’indomani dello spiacevole episodio, muovendo un particolare ringraziamento al capitano Gianfranco Pino, comandante della Compagnia di Vibo Valentia, e al maresciallo Emanuele Massimiani, che guida la Stazione di Filadelfia, per l’orgoglio mostrato nel sostenere i ragazzi e la causa di solidarietà, concretizzata con l’invito presso la stazione dei carabinieri e omaggiandoli con lo storico calendario dell’Arma”.
Ragazzi down discriminati in un locale, cresce la solidarietà
485
articolo precedente