Anche alcune porcilaie nella zona di Dolianova sono finite sotto i riflettori dei carabinieri impegnati nelle ricerche dei due fratelli calabresi scomparsi, Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, da qualche tempo residenti nel sud Sardegna, usciti di casa il pomeriggio di domenica 9 febbraio senza fare più ritorno. I militari della Compagnia di Dolianova, i colleghi del Nucleo investigativo di Comando Provinciale, i Cacciatori di Sardegna, i militari del Nono Battaglione, le unità cinofile e molecolari, con la collaborazione anche dei vigili del fuoco con i sommozzatori hanno eseguito ulteriori verifiche nelle campagne. Ispezionati pozzi, laghetti e anche alcune porcilaie in cerca di elementi utili alle indagini, ma al momento senza successo. Sono attesi per la prossima settimana gli accertamenti sui reparti da parte degli specialisti del Ris: il 25 febbraio sotto i riflettori finiranno un paio di guanti e forse un maglione, il giorno dopo la Fiat Panda sequestrata a Joselito Marras, indagato insieme al figlio Michael per duplice omicidio. I due si sono professati innocenti. Agli accertamenti, sicuramente, parteciperanno anche i consulenti nominati dai legali dei due Maria Grazia Monni e Patrizio Rovelli, e quello nominato da Salvatore Sorbilli, avvocato che rappresenta la famiglia degli scomparsi.
Fratelli scomparsi in Sardegna, controlli a tappeto
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