Noi calabresi siamo più forti del Coronavirus

Anna Franchino

In questi giorni difficili per il Paese e per la Calabria, a nome del Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che ho l’onere o l’onore di rappresentare, vorrei esprimere innanzitutto gratitudine e riconoscenza agli uomini delle Forze dell’Ordine, ai medici, agli infermieri ed anche ai dimenticati farmacisti del territorio jonico calabrese che in questi giorni, con grande coraggio ed alto senso del dovere, in condizioni complicatissime, stanno svolgendo il proprio lavoro. Tra loro ci sono molti nostri iscritti. Così come ve ne sono tra i dipendenti dei supermercati, spesso assaliti selvaggiamente per merito del panico di molti cittadini o tra gli organi di informazione, quella vera e seria, che in queste ore riesce a fornirci notizie corrette ed ai molti amministratori che, con grande spirito di servizio, sono impegnati a gestire l’emergenza. Un particolare ringraziamento vogliamo rivolgerlo alle attività dedite alla raccolta dei rifiuti, agli operatori ecologici ed alle aziende dedite alla sanificazione ed alla disinfestazione. Abbiamo apprezzato l’abnegazione e le particolari energie impiegate in questo particolare momento. Un ringraziamento speciale a molti uomini di Chiesa fortemente preoccupati ed impegnati in questi giorni. Così come non dimentichiamo tutti i nostri iscritti (e non solo), che pagano a caro prezzo questo momento delicato: parliamo dei ristoratori, dei baristi, delle gelaterie e, più in generale, dei commercianti, delle imprese e delle attività, dei liberi professionisti, delle partite iva, degli studi professionali, ecc. ecc. Ieri mi ha commosso una telefonata di un iscritto all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che ho voluto partecipare subito al Direttivo. “Presidente, buongiorno! Mi dispiace doverti informare che non possiamo incontrarci questa settimana come avevamo previsto perché sono in quarantena”. Nulla di grave, al momento. Per fortuna. Si tratta di un caso di paziente positivo asintomatico. E poi sorridendo: “Rinviamo a quanto starò meglio. Perché tanto guarirò… “Presidè”, noi calabresi siamo più forti del coronavirus”. Siamo convinti che in questo momento ognuno di noi deve fare il massimo. Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime della Strada Statale 106” ha deciso di farlo innanzitutto limitando (se non azzerando), qualsiasi spostamento: NOI RESTIAMO A CASA il più possibile e, in qualche caso, chi può permetterselo, ci resta sempre! Poi abbiamo deciso di continuare la nostra attività di proposta ma di sospendere la nostra più importante attività di denuncia. Sarà ripresa, speriamo, al più presto quando tutto questo finirà. Solo allora racconteremo che a marzo non sarebbero mai partiti i lavori per la realizzazione dell’ammodernamento a 4 corsie del Megalotto 3 della S.S.106 tra Sibari e Roseto come abbiamo sempre detto da diverse settimane e spiegheremo e dimostreremo anche che il coronavirus non centra nulla! Parleremo anche dell’attuale nuova dirigenza di Anas in Calabria: del loro fallimento complessivo, della classe politica dirigente che li ha nominati e dell’incapacità e l’immobilismo in cui versano i tanti interventi di messa in sicurezza urgenti già finanziati e progettati da anni ed oggi fermi… Ora però, concentriamoci tutti sulla sfida più importante del momento e facciamolo tutti insieme e fino in fondo: per il rispetto assoluto che si deve a chi sta male, per evitare che altri stiano male e, soprattutto, per ritornare alla normalità, al futuro che ci attende e che, ne siamo certi, per noi calabresi sarà migliore di quello che immaginiamo: perché lo meritiamo!

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