Covid 19, cresce il numero dei contagi in Calabria

Gianluca Pasqua

Il bollettino della Protezione Civile e il report della Regione cristallizzano la situazione del numero dei contagi in Calabria tenendo conto dei dati certi dei quali si entra in possesso fino alle prime ore del pomeriggio. Ma ormai siamo abituati ad una sequela di aggiornamenti, ufficiali o ufficiosi che quotidianamente fanno salire il numero delle positività sul territorio regionale. Ieri ad esempio, ai 68 soggetti calcolati dai bollettini ufficiali si sono aggiunti diversi casi provenienti da più province. A Cosenza è risultato positivo un collega della sede regionale della Rai, la circostanza ha costretto numerosi colleghi e collaboratori ad entrare in regime di osservazione e a modificare drasticamente l’operatività della sede sottoposta a sanificazione. Preoccupazione questa mattina a Lungro dove un paziente si è presentato in ospedale con una crisi respiratoria, in attesa di capire dagli approfondimenti se si tratta di un sospetto Covid 19 i locali sono stati sottoposti immediatamente a sanificazione. Nella tarda serata di ieri sono stati riscontrati cinque nuovi casi all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro dove sono stati effettuati 38 tamponi. Il bollettino parla di due pazienti positivi nel Catanzarese e tre nel Crotonese. Ma il boom di contagi si è avuto nel reggino: la Direzione Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria ha comunicato che sono stati sottoposti allo screening per CoViD-19 229 nuovi soggetti con sospetto di infezione. Di questi, in 10 sono risultati positivi. In totale, dunque, ad oggi sono stati sottoposti a controllo 538 pazienti. I casi positivi confermati nell’area salgono a 29.
Spesso a dare notizia delle novità in questo senso sono i sindaci, è successo a Locri. Il primo cittadino Giovanni Calabrese, tramite la propria pagina facebook, ha informato la popolazione della positività di un uomo di Siderno ma residente nel proprio comune. La notizia è stata poi smentita dallo stesso Sindaco che ha parlato di in probabile caso di omonimia.
Altri due casi sospetti, ancora da verificare, si registrano invece a Vibo Valentia. Si tratta di una coppia giunta dal Nord Italia che si è messa in isolamento volontario e che nella giornata di ieri è stata sottoposta a tampone.
I calabresi di ritorno rappresentano il maggiore elemento di rischio per la nostra Regione soprattutto se non rispettano le regole autodenunciandosi e ponendosi in isolamento. Tanti si attengono alle disposizioni governative, non tutti purtroppo… solo ieri su un convoglio proveniente da Roma viaggiavano 9 persone dirette in Calabria con sintomi quanto meno da valutare. Basterà il senso civico dei nostri corregionali a tenerci al riparo da un aggravamento incontrollato della situazione?

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