Fatture false, imprenditore del legno indagato nel reggino

Anna Franchino

Un imprenditore di Villa San Giovanni rappresentante legale di una società impegnata nel settore della lavorazione del legno è stato denunciato dalle fiamme gialle perchè secondo l’ipotesi accusatoria avrebbe ingannato il Fisco riportando nella contabilità dell’azienda, e poi nelle dichiarazioni annuali, delle fatture d’acquisto che apparentemente sembravano emesse da fornitori, ma che in realtà avrebbe prodotto egli stesso, e per un ammontare complessivo che supera i 327 mila euro. Per lui stamani è scattata non solo denuncia alla Procura di Reggio Calabria per il reato di dichiarazione fraudolenta tramite fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, ma anche un sequestro preventivo che è andato a colpirne il patrimonio, ovvero disponibilità finanziarie liquide e beni mobili a lui direttamente riconducibili e per un valore di circa 130 mila euro. Ad eseguire il provvedimento sono stati i finanzieri di Villa, mentre il decreto è stato emesso dal Gip del Tribunale di Reggio su proposta della Procura diretta da Giovanni Bombardieri, al termine delle indagini coordinate dall’Aggiunto Gerardo Dominijanni e dirette dal Sostituto Nicola De Caria. Indagine che è partita al termine di una verifica intracomunitaria eseguita dalle stesse Fiamme Gialle e che avrebbe ricostruito la presunta frode fiscale che si ritiene sia stata organizzata proprio dall’amministratore dell’impresa, cioè lo stesso imprenditore. L’ipotesi è che grazie a questo “raggiro” si sarebbe procurato un risparmio sulle imposte, in particolare sull’Iva e l’irpef, pari alla stessa cifra oggetto del sequestro.

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