Regione, Verdi: “legge vitalizi spiacevole e imbarazzante”

Anna Franchino

“In piena crisi coronavirus dal consiglio regionale, i cittadini calabresi si aspettavano delle misure di diverso tipo volte a sostenere le famiglie, i lavoratori, le piccole e medie imprese che a fatica stanno cercando di riprendere la loro attività dopo il periodo di chiusura o che venisse affrontata la questione emergenza rifiuti che da anni attanaglia tutta la Calabria. Invece, mentre i cittadini hanno serie difficoltà economiche e le imprese sono colpite duramente dalla crisi, mentre non sappiamo più dove mettere la spazzatura – se non in discariche che continuano ad avvelenare la nostra terra, le nostre acque deturpando la bellezza della nostra Regione – per gli eletti calabresi l’unica urgenza è provvedere alla vecchiaia degli ex consiglieri”. E’ quanto afferma, in una nota, il commissario della Federazione regionale dei Verdi-Europa Verde Calabria, Domenico Campana. “La Regione, nella riunione del 26 maggio ha infatti approvato – prosegue Campana – una legge che introduce la possibilità di maturare un vitalizio mensile a partire dai 65 anni, anche per consiglieri che non hanno completato la legislatura o che, per qualsiasi ragione, siano decaduti. Uno scenario questo che si ‘illustra da sé’, uno dei più spiacevoli e imbarazzanti del Consiglio regionale calabrese. Avremmo voluto conoscere il contenuto di questa modifica della legge regionale votata all’unanimità, in soli due minuti e senza discussione, in barba alle esigenze dei cittadini calabresi, gli stessi che oggi guardando al futuro vedono un domani incerto segnato della crisi e dai sacrifici da fare per non perdere il lavoro”. “E invece, in merito – sostiene ancora Campana – si continuano a leggere dichiarazioni contrastanti da parte degli eletti, il che alimenta dubbi e sospetti in relazione all’opportunità e alla bontà di questa legge – rispetto alle esigenze lamentate dai cittadini calabresi – anche in vista del fatto che si sta cercando di correre ai ripari con una seduta straordinaria fissata per mercoledì 3 giugno. Tra l’altro, se pur il consiglio regionale ha deciso di fare marcia indietro, è inaccettabile e preoccupante, in ogni caso, il fatto che la legge di cui si discute sia stata votata all’unanimità nonostante alcuni consiglieri regionali abbiano poi ammesso che non sapevano nemmeno ciò che stavano votando”. “In un momento storico come quello che stiamo vivendo – sottolinea ancora il commissario regionale dei Verdi – occorre grande senso di responsabilità: in tal senso ricordiamo agli eletti che il mandato che è stato loro assegnato dai calabresi comporta che facciano unicamente gli interessi della Calabria e dei calabresi e non i propri”.

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