Eugenio Corcione: la riorganizzazione ospedaliera? È un copia incolla
Il 18/6/2020 con il DCA 91 il Commissario al piano di rientro della regione Calabria, in attuazione del art 2 del Decreto legge 19/5/2020 n34 dispone un “riordino della Rete Ospedaliera di Emergenza Covid-19”. Il piano, seguendo le linee guida ministeriali che prevedevano 134 nuovi pl di intensiva e 136 nuovi di semi intensiva conferma nelle previsione i 134 pl di intensiva ma prevede solo 123 pl di semi intensiva. A parte questa differenza occorre sottolineare che non si tratta di un aumento secco di posti letto; intanto per le terapie intensive in molte realtà si prevede solo di aumentare nella stessa struttura il numero di letti, a questo proposito una legittima preoccupazione, peraltro richiamata già nelle linee guida ministeriale, è nella messa a norma di tutta la struttura in quanto come si sa nelle terapia intensive i vincoli degli spazi e le norme ad esempio sul ricircolo dei gas non sono degli orpelli burocratici e ma precise norme di garanzia per ridurre ad esempio il diffondersi del contagio! Per quanto riguarda poi i posti di terapia semintensiva sia le linee guida ministeriale sia il DCA del commissario prevedono solo la riconversione di posti letto di area medica già esistenti pertanto in una Regione in cui abbiamo già il più basso numero di posti letto per abitante questo dato non viene, anche se pur parzialmente corretto, di fatto si dotano di strumenti utili alla ventilazione le medicine(ed in parte anche utilizzando posti di cardiologia o gastro!) e le pnumologie! Un reale aumento dei pl invece in molte realtà ad esempio sullo ionio sarebbe necessario! Sta in questa osservazione la differenza tra una gestione diretta della sanità ed una burocratica che applica (voglio sperare non solo sulla carta) le direttive ministeriali che non tentano assolutamente di correggere il gap della Calabria! Quando affermiamo che si deve andare a Roma per ottenere con numeri alla mano , studiando i problemi e con l’entusiasmo dell’appartenenza, deroghe e giusti riconoscimenti : questo non viene mai fatto , si ha interesse solo al provvedimento formale e anzi tutti sappiamo che anche ciò che è previsto con una macchina realizzativa tanto inefficiente forse non vedremo mai nei tempi previsti questi posti (solo riconvertiti) realizzati. Ed ancora si parla nel DCA solo di emergenza covid non considerando che si andrà ad intervenire su ospedali datati, in particolare gli Spoke per dotazione di divisioni, di personale, di prestazione sono ancora oggi dopo oltre 10 anni di commissariamento Spoke solo sulla carta! Mai hanno avuto istituito tutto ciò che uno spoke prevede. Insomma il DCA 91 un atto dovuto su direttiva ministeriale che non tiene conto della nostra realtà, in particolare dei nuovi ospedali, si spera, finalmente in costruzione (sibari e vibo già cantierizzati ecc).