La vendita di droga, soprattutto marijuana era no stop. A qualsiasi ora del giorno e della notte i clienti potevano rivolgersi al gruppo per procurarsi le dosi. E lo spaccio avveniva anche nei pressi delle scuole elementari e medie. Tra gli assuntori c’erano infatti anche minorenni. E’ quanto emerso dall’indagine condotta dai carabinieri a Cariati, che stamani hanno arrestato due persone, una 54enne ed un 20enne, mentre per altre due, padre e figlio, un 63enne, ed un 26enne è stato disposto il divieto di dimora nelle province di Cosenza e Crotone. Le indagini, coordinate dalla procura di Castrovillari, sono partite nel marzo dello scorso anno dopo le segnalazioni arrivate da alcuni genitori che avevano notato strani movimenti davanti alle scuole frequentate dai loro figli . I carabinieri hanno così scoperto un efficiente sistema di spaccio, per lo più di marijuana .Nel corso delle attività, tuttavia sono state sequestrate anche delle modiche quantità di cocaina. Le due persone finite oggi in carcere, secondo gli inquirenti, avrebbero gestito da un lato una fitta ed ampia rete di spaccio,che abbracciava soggetti residenti anche in comuni limitrofi come Mandatoriccio e Crucoli, e dall’altro un’intensa attività di “vendita” locale grazie alla complicità del marito e del figlio della donna (il 63enne ed il 20enne). Gli inquirenti nel corso delle indagini hanno installato delle videocamere nei pressi delle abitazioni degli indagati, captando anche le loro conversazioni. E’ stato così accertato come i due arrestati fossero tra loro in piena sinergia, tanto da arrivare, in alcuni casi a scambi di clientela quando lo stupefacente in possesso dell’uno e dell’altra non fosse subito disponibile. Per evitare controlli, poi, preferivano trattare piccole quantità di droga. In questo modo , in caso di sequestri da parte delle forze dell’ordine, avrebbero limitato le perdite economiche. In pochi mesi i carabinieri hanno registrato oltre 500 episodi di spaccio. Nel corso del blitz di oggi i militari hanno effettuato una serie di perquisizioni domiciliari nei confronti di altri dodici indagati, tra cui quattro minori, uno dei quali risiede a Genova. In alcune case sono stati rinvenuti quattordici grammi di marijuana insieme a tre bilancini di precisione ed a contanti per 1.500 euro,